È terminata intorno all’ora di pranzo l’autopsia sul corpicino del neonato morto 2 ore e mezza dopo il parto avvenuto al San Timoteo di Termoli martedì scorso, 13 luglio. Il medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica di Larino – che sta procedendo per omicidio colposo e che ha indagato al momento 5 sanitari – si è riservato di depositare la perizia in seguito agli esami istologici di laboratorio.
Il professor Luigi Cipolloni, docente all’Università di Foggia ed esperto di scienze forensi, ha informato sommariamente la magistratura frentana e la procuratrice Isabella Ginefra, che conduce la delicata indagine relativa a un caso che non solo ha scosso profondamente l’opinione pubblica ma ha anche innescato una serie di reazioni a catena con la chiusura disposta dalla struttura commissariale e dalla Asrem del punto nascite dell’ospedale di Termoli, provvedimento poi revocato con decreto dei giudici del tribunale amministrativo.
L’esame irripetibile, avvenuto anche alla presenza del perito di parte, è durato qualche ora e non ci sono indiscrezioni fondate su eventuali elementi emersi a suffragio di una o di un’altra ipotesi. Al momento, nell’attesa che la relazione venga depositata, restano in campo le più svariate ipotesi, compresa una malattia congenita inspiegabilmente non diagnosticata prima del parto oppure eventuali avvenimenti accaduti dopo la nascita.
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La madre del piccolo è stata sottoposta a cesareo concordato da tempo, alla trentottesima settimana. Per il momento la salma è stata restituita alla famiglia che deciderà per la tumulazione, in una fase profondamente dolorosa per i genitori del piccolo, che ha iniziato ad avere una sofferenza respiratoria proprio dopo il parto, come i parenti hanno evidenziato anche nella denuncia presentata tramite studio legale Facciolla-Capuano per chiedere di fare luce su una vicenda che presenta ancora troppi lati oscuri.
Il professor Luigi Cipolloni dovrà individuare una possibile causa legata al decesso del neonato. Il medico legale che la Procura della Repubblica di Larino ha scelto per il delicato accertamento irripetibile è lo stesso che si è occupato della autopsia su Camilla Romagnoli e Gaia Von Freyman, le due giovanissime travolte e uccise in Corso Francia a Roma nell’inverno 2019 dalla Renault Koleos guidata da Pietro Genovese, figlio del regista, condannato a 5 anni e 4 mesi per omicidio stradale plurimo.
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