La tragedia alla serioplast

Domenico, autopsia conferma morte da schiacciamento sotto la pressa. Il 22enne quella sera in fabbrica per un cambio turno. 4 indagati per omicidio colposo

Intorno alle 15 di questo pomeriggio si è conclusa l'autopsia effettuata sul corpo del giovane operaio deceduto sabato sera, 13 giugno, mentre lavorava nell'azienda del nucleo industriale di Pozzilli. 4 persone sono state iscritte nel registro degli indagati: si tratta di responsabili aziendali della fabbrica. E non è escluso che a breve possa essere aggiunto un terzo nominativo: al vaglio degli investigatori c'è poi la posizione di un collega. I funerali si svolgeranno domani a Bojano.

La morte di Domenico D’Amico sarebbe avvenuta per schiacciamento, a conferma della primissima ipotesi. Fra tre mesi saranno più chiare le cause del decesso del giovane operaio avvenuto sabato sera (13 giugno) mentre lavorava alla Serioplast, un’azienda del nucleo industriale di Pozzilli che produce flaconi, contenitori e altri materiali di plastica.

Intorno alle 15 di questo pomeriggio – 17 giugno – si è conclusa l’autopsia svolta all’obitorio dell’ospedale di Isernia dal medico legale, il dottore campobassano Massimiliano Guerriero, alla presenza della dottoressa Elvira Moccia, il medico legale della famiglia che ha scelto di affidarsi anche agli avvocati Giuseppe Giglio e Quirino Mescia.

L’esame autoptico potrebbe rivelare qualche dettaglio decisivo e forse confermare una delle ipotesi a cui sta lavorando la Procura che ha delegato per le indagini i Carabinieri di Venafro, giunti quella tragica sera in fabbrica assieme all’ambulanza e ai vigili del fuoco. Al momento gli inquirenti, che hanno ascoltato altri dipendenti dello stabilimento industriale, hanno formulato le prime ipotesi e iscritto inizialmente due persone sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Si tratta di responsabili aziendali della Serioplast di Pozzilli. Nelle ultime ore sono stati aggiunti altri due nominativi, per un totale di 4 indagati. Al vaglio degli investigatori c’è poi la posizione di un collega che, forse per distrazione, avrebbe azionato una delle macchine che poi ha schiacciato il corpo del giovane.

La morte di Domenico, che quella sera era al lavoro per un cambio di turno, poteva essere evitata oppure le ferite riportate erano tali da non lasciargli scampo? C’è qualcosa che non quadra nella prima ricostruzione dei fatti basata finora prevalentemente sui primi accertamenti e sulle testimonianze fornite dai colleghi di lavoro di Domenico. Pare che nessuno si sia accorto con immediatezza che il corpo del povero operaio era rimasto schiacciato da una pressa, se non poco dopo. Dieci minuti, forse addirittura un quarto d’ora.

E probabilmente i minuti trascorsi tra l’incidente e la richiesta di aiuto al 118 sono stati troppi, determinanti per il decesso del giovane operaio di 22 anni.

Così come gli inquirenti stanno cercando capire se l’incidente sia stato provocato da un malfunzionamento del pallettizzatore, una delle macchine che viene utilizzata nelle aziende per la produzione e il confezionamento e in modo particolare per impilare le merci. Il mezzo meccanico è stato sequestrato.

Mentre per escludere altre possibili cause di morte nel corso dell’autopsia sono stati effettuati anche gli esami istologici e tossicologici. 

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Il tragico incidente – una ‘morte bianca’ come viene definita in gergo – ha acceso anche una spia rossa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: lunedì scorso i colleghi di Domenico si sono astenuti per due ore dal lavoro.

Intanto anche l’Ugl Molise partecipa commossa al dolore della famiglia dell’operaio che ha perso la vita sabato 13 giugno. “Questo episodio – scrive il segretario Nicolino Llibertone – riaccende i riflettori sulle problematiche connesse alla sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla necessità di predisporre urgenti e indispensabili controlli, nonché una formazione adeguata dei lavoratori per evitare il verificarsi di ulteriori tragici episodi”.

Dopo l’autopsia, la salma di Domenico è stata restituita alla famiglia che abita a Bojano e che sta vivendo giornate strazianti. I funerali si svolgeranno domani, 18 giugno, alle 16 a Bojano, a Santa Maria dei Rivoli.

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare una tragedia simile per un ragazzo che aveva dimostrato di avere la testa sulle spalle. Un giovane serio, il classico “bravo ragazzo”, si dice di lui in paese. Domenico aveva preferito una vita meno comoda, di rinunciare al sogno del calcio e di accettare il lavoro in una fabbrica che non si trova proprio ‘sotto casa’ ma all’interno del nucleo industriale di Pozzilli. E ogni giorno, per recarsi in azienda, impiegava quasi due ore: 48 chilometri separano Bojano dalla cittadina della provincia di Isernia.

Domenico aveva voglia di costruirsi un futuro. Poi un tragico incidente lo ha strappato troppo presto alla vita.

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