Ictus e ospedali, l'ordinanza

Piano operativo sanitario, il Consiglio di Stato ribalta tutto: accolto l’appello del Comune di Campobasso

Il Pos di Toma prevede il trasferimento al Neuromed di Pozzilli in caso di indisponibilità al Cardarelli di assistenza specifica per chi è stato colpito da ictus emorragico, ma i giudici di Plazzo Spada hanno condiviso la tesi dei comune secondo il quale il trasporto configura un rischio fatale, visto che si parla di patologie tempo-dipendenti.

Il Consiglio di Stato ha ribaltato ancora una volta quanto deciso dal Tar Molise in tema di sanità e ha accolto l’appello proposto dal Comune di Campobasso, tramite i propri legali Margherita Zezza, Massimo Romano e Pino Ruta, contro l’ordinanza del Tar Molise che aveva respinto la sospensiva del ricorso contro il Programma Operativo 2019-2021, relativamente alla disciplina delle malattie tempo-dipendenti, con specifico riferimento al trattamento dell’ictus emorragico.

In sostanza i giudici hanno condiviso l’impostazione dei legali che sostenevano la tesi del pericolo di vita che corrono i pazienti residenti a Campobasso colpiti da ictus emorragico in assenza di una continuità assistenziale ospedaliera sul posto, come previsto dal Piano Operativo Sanitario adottato dal commissario ad acta e governatore Donato Toma. Un Pos che stabilisce come in caso di indisponibilità del servizio a Campobasso, debba avvenire il trasferimento dei pazienti al Neuromed di Pozzilli, che si trova a un’ora da Campobasso. Un tempo che potrebbe essere fatale in caso di patologie tempo-dipendenti.

Il Comune di Campobasso sottolinea che “con ordinanza n. 645 pubblicata oggi 11/2/2022, la Terza Sezione di Palazzo Spada ha condiviso integralmente la prospettazione dei legali del Comune.

I giudici hanno ritenuto, come si legge nel documento “apprezzabile…l’esigenza cautelare rappresentata… connessa alla assenza, nel P.O.S. …di idonee misure organizzative ed operative finalizzate a fronteggiare, secondo criteri di efficacia e tempestività, il verificarsi di episodi, potenzialmente letali, di ictus emorragico” e giungendo, persino, a sollecitare, con un pronunciamento cautelare “l’attenta considerazione del relativo bisogno assistenziale da parte dell’Amministrazione, nell’esercizio del compito ad essa spettante di individuare le misure più opportune a tutela del diritto alla salute della collettività, nell’ambito del procedimento approvativo del P.O.S. relativo al triennio 2022/2024”.

“Ancora una volta, dunque, come già avvenuto qualche settimana fa per la questione dell’emodinamica dell’Ospedale di Termoli, il Consiglio di Stato ha ritenuto – specifica una nota del Comune capoluogo – di intervenire nella gestione della sanità regionale impartendo, alla struttura commissariale, puntuali obblighi di apprestare ogni misura idonea a garantire il trattamento dei pazienti tempo-dipendenti secondo criteri di efficacia e tempestività, rilevando e censurando, già nella fase cautelare, evidenti carenze nell’attuale assetto organizzativo del sistema sanitario regionale. Riconosciuta, dunque, la fondatezza delle tesi del Comune di Campobasso e dei propri legali”.

Va sottolineato però che nonostante la decisione del Consiglio di Stato, per Emodinamica a Termoli non è cambiato nulla e i turni del servizio salvavita del reparto di Cardiologia continuano a restare scoperti.

Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha commentato la notizia dichiarando: “Il risultato portato a casa è fondamentale: viene riconosciuta quella legittimazione al Comune che il Commissario ci aveva negato, e viene inoltre detto esplicitamente che abbiamo ragione nel merito, per cui, nella prossima programmazione sanitaria regionale, tutto ciò andrà tenuto in debito conto, nell’ottica di garantire la giusta e doverosa assistenza sanitaria agli utenti del nostro servizio sanitario.”

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