Campobasso

Terminal, impresa Pallante chiede maxi risarcimento al Comune. Poi ottiene appalto per nuovo ponte

Dopo aver chiesto un maxi risarcimento per i danni derivanti dallo stop del sovrappasso di via Mazzini, l'impresa Pallante ha ottenuto dal Comune di Campobasso l'appalto per costruire un secondo sovrappasso che dal Terminal porterà verso l'Arsap e il negozio Acqua e Sapone di via Vico e quindi verso la stazione.

Non è ancora chiaro cosa succederà dal 13 settembre, se il Comune confermerà la soppressione delle corse che dal Terminal degli autobus di via Vico portano verso il centro di Campobasso e verso l’ospedale Cardarelli. Finora sono cadute nel vuoto pure le richieste dei sindacati (Cgil e Ugl ad esempio) di aprire un confronto dopo la lite tra l’assessore comunale alla mobilità Francesco De Bernardo e il titolare dei Trasporti in Regione Vincenzo Niro.

Pochissime le alternative per risolvere la ‘guerra’ sul trasporto locale, a meno che l’amministrazione Battista non decida di mettere mano al portafogli e di coprire il taglio del 30% delle risorse che lo Stato passa alla Regione, finisce nelle casse di palazzo San Giorgio e infine alla Seac, la concessionaria del servizio.

Oppure il Comune potrebbe decidere di aprire finalmente il sovrappasso pedonale che da via Vico conduce in via Mazzini riuscendo quanto meno ad alleviare i disagi di coloro che arrivano al Terminal e non troveranno più un mezzo per raggiungere il centro.

In realtà, la struttura con i cerchi gialli ben visibile per chi attraversa la rotonda di Largo Carile è incompleta. I lavori sono stati fermati dall’impresa Pallante: mancavano 400mila euro necessari a costruire l’ascensore e la copertura. Infine, servono i collaudi e gli ultimi adempimenti. La stessa impresa aveva inviato al Comune un elenco di ‘riserve’ molto costose.

Dunque pare che che per compensare la mega richiesta economica e ‘scaricare’ un po’ le spese palazzo San Giorgio ha deciso di affidare alla ‘nuova’ impresa Pallante un altro appalto: quello per la realizzazine di un secondo sovrappasso simile a quello che già c’è. Questa volta il ponte consentirà di raggiungere la zona in cui si trovano l’Arsarp (Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo) e il negozio Acqua e sapone. Da qui si potrà arrivare al sottopasso ferroviario e dunque in centro.

Terminal sovrappasso nuovo

La procedura di gara è stata già espletata ed è stata vinta dall’impresa Pallante”, denunciano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Roberto Gravina e Simone Cretella che oggi, 6 settembre, hanno riaperto le ‘ostilità’ dopo la pausa estiva. E’ con il loro esposto all’Autorità Anticorruzione se l’affidamento del Terminal è ad un punto morto: l’Anac infatti confermò delle irregolarità sulle procedure.

Il sovrappasso di via Mazzini è chiuso perché mancavano all’appello 400mila euro. Soldi che poi la giunta Battista – spiega il primo – è riuscita a trovare nell’ambito di un finanziamento regionale per la realizzazione di un secondo sovrappasso. Ma per noi sarebbe stato meglio evitare di costruire un altro sovrappasso in direzione Acqua e Sapone che rischia di restare inutilizzato e di allargare il marciapiedi. Avremmo potuto risparmiare un milione e 400mila euro (perché tra espropri e opere si arriverà a tanto) per non avere nemmeno la garanzia che quel ponte sarà utilizzato e mantenere aperto il terminal”.

Per i 5 Stelle, in pratica, “il nuovo appalto è legato al vecchio e serve a far recuperare i danni che l’impresa Pallante riteneva di aver subito”. Ossia “1 milione e 900mila euro tra danni per il mancato guadagno e altri problemi legati all’appalto”. Riserve che l’esecutivo Battista ha considerato superate: valutazioni che ha messo nero su bianco in una delibera di recente approvata.

Ma questo è solo uno degli aspetti di una questione più lunga e complessa: il trasporto urbano a Campobasso è ‘una croce’ per gli utenti, una spina nel fianco per l’amministrazione Battista. Nemmeno la nomina – nel 2016 – dell’assessore al ramo Francesco De Bernardo è riuscito a risolvere i problemi. Anzi per i grillini di palazzo San Giorgio lui è uno dei principali responsabili del ‘disastro’, a cominciare dallo stop dei due bandi per l’affidamento del servizio. Dunque “dovrebbe assumersi le sue responsabilità, dal 13 settembre con il taglio delle corse da e verso il Terminal ci saranno grossi problemi per i cittadini”.

Gravina e Cretella

“Se la gestione del Terminal fosse stata affidata – incalza Gravina – il Comune avrebbe introitato i fondi per sopperire al taglio dei finanziamenti per il trasporto urbano”.

Sotto accusa finisce pure la concessionaria del trasporto urbano: le linee infatti non saranno garantite. “Seac ha un monopolio da oltre 50 anni – sottolinea Cretella – che dovrebbe restituire in termini di servizi e di vicinanza all’utenza. Ma su questo punto il Comune di Campobasso ha fallito”.

E a meno di colpi di scena, per gli utenti del trasporto urbano saranno mesi veramente tribolati.

commenta