Gestione immondizia

Emergenza rifiuti, la discarica di Montagano è satura: chiuderà il 31 dicembre

I consiglieri regionali del M5S Gravina, Primiani e Greco presentano interrogazione urgente in Consiglio regionale per sapere come si intende procedere: all'impianto confluiscono i rifiuti di ben 51 comuni e quelli del capoluogo Campobasso

La discarica di Montagano è satura e il prossimo 31 dicembre chiuderà. La notizia è emersa in queste ore, durante le audizioni sul bilancio previsionale 2023 che si stanno svolgendo in Commissione, in Consiglio regionale.

Ma che la discarica di Montagano stesse per esaurire la sua capienza era chiaro da anni. E al riguardo i consiglieri del M5S in consiglio regionale hanno più volte sollecitato “i vertici regionali sul tema, e adesso che la chiusura è imminente, non è ancora chiaro in che modo la Regione intenda agire per evitare disagi ai cittadini molisani” scrivono in una nota Andrea Greco, Roberto Gravina, Luigi Pirimiani.

Gravina greco primiano

Stando a quanto sostengono i consiglieri, nonostante si sapesse ormai da tempo che l’impianto fosse prossimo ad essere saturo “il problema dello smaltimento rifiuti nelle discariche molisane è rimasto irrisolto. E malgrado i nostri appelli, la Regione nel tempo ha dimostrato evidenti errori gestionali che hanno generato una vera e propria emergenza che il Molise non può assolutamente permettersi”.

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Sta di fatto che presso la discarica di Montagano confluiscono i rifiuti di ben 51 comuni molisani e con l’annunciata chiusura il rischio è “che si verifichi un insostenibile traffico di camion per il trasporto dei rifiuti presso altre discariche, ad esempio in direzione di Guglionesi o di Tufo Colonoco (Isernia)”.

Il gruppo pentastellato riferisce anche che sul tema, l’assessore con delega alla tutela dell’ambiente, Andrea Di Lucente “non ha fornito alcuna risposta. Perciò, pretendiamo chiarezza al più presto su un argomento che riguarda da vicino i bisogni dei cittadini e la salvaguardia del territorio. In tal senso, depositeremo un’interrogazione urgente in consiglio regionale”.

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