La procura lancia l'allarme

Il SerD rischia di implodere: un solo medico e un assistente sociale per 500 utenti con dipendenze

La situazione - rispetto al 2020 - non è cambiata. L'allarme torna a lanciarlo il Capo della Procura Nicola D'Angelo. A Campobasso quando i servizi funzionavano c'erano 17 dipendenti. Oggi ci sono tre infermieri, una psicologa, un medico a tempo pieno e un solo assistente sociale

“Immagino possa essere difficile trovare un anestesista, un rianimatore, un cardiochirurgo ma un medico che presti servizio in un Serd credo debba essere qualcosa di certamente più fattibile. Così come per gli assistenti sociali. Eppure non è così. Al Serd di Campobasso la situazione è drammatica“. L’allarme torna a lanciarlo – come aveva già fatto nel 2020 a ridosso della campagna contro le tossicodipendenze – il Capo della Procura Nicola D’Angelo.

Ricerche, inchieste, dati e documenti a poche ore dal nuovo appello lanciato dall’Autorità giudiziaria fotografano effettivamente una realtà in forte crisi. Rispetto alla quale nulla è stato fatto. E che quindi rischia di diventare – paradossalmente – un ulteriore aggravio per il già difficile destino del sistema sanitario. Perchè un tossicodipendente che non può curarsi al SerD (perchè manca personale ma non solo quello) da un momento all’altro potrebbe diventare un nuovo paziente da dover curare in ospedale.

A Campobasso, quando il Servizio per le Dipendenze di via Ugo Petrella lavorava a pieno ritmo, c’erano 17 dipendenti. Oggi sono impiegati tre infermieri, una psicologa, un medico a tempo pieno, un solo assistente sociale. E Campobasso è certamente la piazza più grande con i suoi 500 utenti iscritti che gravitano attorno alla struttura. Per problemi relativi al consumo di stupefacenti in genere ma, recentemente, molti sono quelli che chiedono aiuto a causa della ludopatia. A Isernia, invece, non ci sono assistenti sociali.

E sono gli stessi utenti insieme alle loro famiglie che in più di qualche occasione denunciano la grave situazione di disagio che sono costretti a vivere a causa della mancanza del personale per la quale non è raro che accadano rinvii di trattamenti farmacologici, psicologici e riabilitativi.

C’è anche il problema dell’assistenza medico tossicologica presso gli istituti penitenziari di Campobasso e Larino per i detenuti con problematiche di dipendenza. Questa assistenza, infatti, è sempre stata garantita dai medici del SerD di Campobasso. Insomma, un quadro che evidenzia la possibilità concreta che il Servizio per le Dipendenze attivo presso le sedi di Campobasso e Isernia rischi di non poter più ottemperare alle proprie funzioni a causa della mancanza di personale con tutte le ripercussioni che ne seguirebbero. La situazione è al limite dell’implosione.

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