Scintille nel centrodestra

Tradimenti nel centrodestra, accuse da Fratelli d’Italia che annuncia ‘vendette’ contro Pallante

Il no all'emendamento Iorio-Romagnuolo sul ripristino della surroga riaccende le polemiche nel centrodestra. Il partito della Meloni sempre più lontano dalla coalizione guidata da Toma

L’ultimo episodio che ha riacceso i veleni nella maggioranza di centrodestra è legato alla mancata approvazione in Aula di un emendamento alla Legge di Stabilità per ripristinare la ‘surroga‘, ossia il meccanismo che consente ai primi dei non eletti di entrare in Consiglio regionale al posto degli assessori. La surroga non esiste più da mesi nell’inedita iniziativa del presidente Donato Toma e dal capogruppo M5S Andrea Greco. 

E non ha avuto esito positivo il tentativo di Michele Iorio e Aida Romagnuolo, consiglieri di Fratelli d’Italia, che ne hanno riproposto il ripristino nella notte tra mercoledì e giovedì, durante la sessione bilancio. “Un’operazione che si può fare a costo zero, riducendo le indennità degli eletti ma migliorando la funzionalità del Consiglio regionale”, ha spiegato l’ex governatore in Aula. Ma le sue parole non sono state ascoltate.

L’emendamento è stato bocciato e fra l’altro non è stato sostenuto nemmeno da Quintino Pallante, assessore ai Trasporti in quota Fratelli d’Italia verso il quale potrebbero essere presi dei provvedimenti.

Ad annunciarlo è il coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni, Filoteo di Sandro.

“Con nostro grosso rammarico, prendiamo atto della indisponibilità da parte del presidente Toma e dei partiti di centrodestra a recepire l’istanza, decisamente legittima, avanzata da FdI per il ripristino della surroga (a costi invariati). Sarebbe stata senz’altro una buona occasione per mettere fine ad una serie di incomprensioni all’interno del centrodestra molisano e, nel contempo, ridare credibilità, forza e vigore all’azione politico-amministrativa nella nostra Regione”.

Filoteo di Sandro usa parole di fuoco contro gli alleati e contro il presidente Toma: “La maggioranza politica del centrodestra in Consiglio Regionale non esiste più (senza FdI, senza la Lega, UDC ?), è solo la maggioranza del Presidente legata essenzialmente da personali interessi politici”.

Quintino Pallante

Infine, il coordinatore esprime un giudizio durissimo contro Quintino Pallante: “Ancora più grave è stato il comportamento dell’assessore Pallante che, nonostante dei deliberati e delle indicazioni approvate all’unanimità dal Partito regionale, ha scelto di votare contro. Il Partito riunirà quanto prima il Coordinamento Regionale per discutere e definire la linea politica da tenere nei confronti del governo regionale e degli alleati, (anche alla luce delle imminenti scadenze elettorali) nonché, in considerazioni delle sue personali scelte, per valutare eventuali provvedimenti nei confronti dell’iscritto.

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