Campobasso e termoli

Rientro a scuola per gli studenti, assembramenti alle fermate e al terminal. Bus pieni? Opinioni diverse

Non mancano segnalazioni e lamentele per qualche disagio che si sarebbe verificato anche sui mezzi di trasporto "troppo affollati", ma stando alle testimonianze i rischi maggiori sono accaduti durante l'attesa dei pullman. Gravina: "Abbiamo controllato personalmente e i bus erano semivuoti". L'Unione degli studenti: "Situazioni intollerabili durante il trasporto"

Il terminal di Campobasso questa mattina dopo giorni di Dad ha accolto i mezzi destinati al trasporto degli studenti che sono tornati in aula per le lezioni in presenza.

Un banco di prova per il trasporto pubblico in virtù dei recenti provvedimenti che avevano annunciato più mezzi in viaggio dai comuni limitrofi e un aumento delle corse per non causare assembramenti o condotte che potessero inficiare il rispetto della normativa anti-contagio.

Ma i disagi non sono mancati. A Campobasso come a Termoli.

Campobasso terminal autobus giovani assembramenti

Se per il percorso in autobus le testimonianze raccolte si dividono fra chi tutto sommato ha viaggiato senza riscontrare disagi e chi invece ha fotografato e denunciato un assembramento “rischioso per chiunque”, l’unico dato comune che arriva sia dal capoluogo che dalla costa è che i veri momenti di rischio si sono verificati durante l’attesa delle corse.

Tutti assembrati in prossimità delle fermate e con la fretta di dover prendere il mezzo utile per arrivare puntuali in aula.

studenti assembramenti autobus

Così fioccano anche in redazione mail di denuncia per la gestione del trasporto pubblico in occasione del rientro a scuola con tanto di foto allegate.

terminal studenti assembramento termoli

Molti studenti hanno testimoniato che “questa mattina non si sono verificati assembramenti” né sono accaduti incidenti spiacevoli in merito al mancato rispetto della normativa anticontagio in vigore, ma su alcune corse perlopiù lungo le tratte in arrivo da fuori città e su Termoli invece si sono verificati disagi e lamentele.

“Eravamo seduti ognuno al proprio posto e in modo alternato” ha raccontato Sonia, primo anno di liceo in via Scardocchia. “Vengo da Baranello – ha aggiunto Valeria – e non posso dire che siamo stati assembrati”. “Piuttosto – continua il compagno di classe all’uscita di scuola – gli assembramenti si sono verificati in attesa dei mezzi pubblici”.

Stessa opinione quella di Francesco, scuola Montini, che assieme ad altri compagni ha raggiunto la scuola con il bus di città: “Eravamo una decina a viaggiare questa mattina alle 8, prima di questo lockdown invece c’era molto più affollamento”.

A Termoli invece, il Terminal – attorno alle 13 – ha iniziato a popolarsi di studenti in attesa dei mezzi destinati a portarli a casa. Qui qualcuno non ha risparmiato critiche alla gestione dei trasporti.

“La scuola ha fatto di tutti per garantirci sicurezza, ma sugli autobus e sulle circolari tutto cambia”. È pressoché unanime la voce dei ragazzi che dice che sui mezzi il ‘famoso’ distanziamento non c’era affatto.

Una fiumana di giovani in uscita dalla circolare urbana che dall’Istituto Industriale (in via Catania) li ha portati alla stazione hanno quindi testimoniato: “Questo non è un ritorno in sicurezza, a questo punto meglio la Didattica a Distanza. Forse non era il momento” commenta una ragazza visibilmente contrariata. Certo, molti sono contenti del ritorno in classe, “è pesante stare tutti i giorni davanti al computer”, ma a queste condizioni neanche loro ci stanno.

Un dato è certo per tutti: corse aggiuntive qui non se ne sono viste, almeno finora.

“Non è cambiato nulla” afferma infatti un altro alunno proveniente dai paesi limitrofi che ogni giorno raggiunge la città adriatica in pullman. “Erano pieni sia gli autobus che le circolari” rivela a Primonumero il giovane, dopo aver constatato che nonostante gli annunci non c’erano le corse aggiuntive promesse dalla regione per far sì che si rispettasse il distanziamento all’interno dei mezzi pubblici.

Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, invece in una nota sottolinea che “per quanto riguarda le corse previste per il trasposto urbano scolastico, non sono state rilevate situazioni di assembramento per ciò che riguarda il servizio navette della SEAC predisposto con 2 corse per i Licei alle ore 7,55; 3 corse per il Liceo Scientifico alle ore 8,09.  Per le ore 8,20 e 8,25 erano anche predisposti 2 bus di riserva per eventuali necessità dell’una e dell’altra corsa ed è stata aggiunta anche una corsa della navetta che collega il terminal al centro”.

Questa mattina inoltre a verificare l’andamento della situazione anche il dirigente del Comune di Campobasso, l’avvocato Matteo Iacovelli, “che ha potuto accertare personalmente come le navette predisposte abbiano viaggiato per di più addirittura semivuote” scrive il primo cittadino del capoluogo.

Di contro c’è invece una nota ufficiale dell’Unione degli studenti che denuncia una situazione tutt’altro che tranquilla. “Nulla sembra essere risolto, invece – dicono –  Il trasporto pubblico, parte del diritto allo studio di tutti gli studenti pendolari, rimane mal gestito e contesto di affollamenti.  La didattica resta frontale, inefficace e sterile.  Le aule si confermano troppo piccole per garantire effettiva sicurezza e distanziamento sociale”.

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