Tra i 12 pazienti intubati nella rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, interamente dedicata al covid, c’è anche una studentessa di soli 20 anni. La ragazza, residente a Termoli, ieri pomeriggio è stata trasferita dalle malattie infettive alla rianimazione per un aggravamento delle sue condizioni.
Si sta tentando di fronteggiare con tutti i mezzi a disposizione la polmonite che ha causato la malattia da covid 19. Il suo caso è particolarmente preoccupante e purtroppo costituisce ancora una conferma di come questa ondata, legata alla massiccia diffusione della variante inglese soprattutto nel territorio costiero, riguardi anche e soprattutto i giovani.
Sempre in queste ore c’è un trentottenne residente a Guglionesi trattato con ossigeno nell’ ospedale San Timoteo di Termoli, dove l’altro giorno ha perso la vita per una forma gravissima di malattia da covid-19 un giovane uomo di 38 anni, Mirko Sarchione, il cui caso è finito anche in cronaca nazionale in relazione alla emergenza posti letto di terapia intensiva che il Molise sta sperimentando in questi ultimi giorni e che costituisce una emergenza nella emergenza.
Sono ore drammatiche nei nosocomi della regione che ospitano persone di età nettamente inferiore ai pazienti della cosiddetta prima ondata. Il 50% circa dei mille positivi attuali residenti nei comuni del basso Molise ha meno di 50 anni.
Nello scorso mese di dicembre, come si ricorderà, era finito in rianimazione, prima trattato a Termoli e poi trasferito a Campobasso, un ragazzino di 16 anni, termolese anche lui. Il suo caso, fortunatamente, è andato a finire bene. Il giovanissimo è stato dimesso ed è guarito dal covid. La speranza è che ora succeda anche agli altri ragazzi che stanno facendo i conti con gli effetti più temibili del virus.
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