La vertenza infinita

Rilancio della Gam, imprenditore interessato al macello. Toma: “A breve un incontro”

In un incontro con le parti sociali, il presidente Toma ha fatto il punto sul lavoro che la Regione sta svolgendo per la ripresa della produzione nella fabbrica di Monteverde di Bojano

La settimana prossima il presidente della Regione Donato Toma incontrerà un imprenditore interessato a rilevare e a far ripartire la produzione nel macello di Monteverde di Bojano: è una delle novità più allettanti emerse dopo la lunga riunione che si è svolta ieri pomeriggio (22 settembre) a palazzo Vitale a Campobasso. Al centro del summit il destino della ex Gam.

Davanti alle parti sociali e alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche del lavoro, Michele Marone, e dell’amministratore unico Gam, Giulio  Berchicci, il governatore ha delineato i fronti su cui si sta concentrando l’azione dell’esecutivo regionale: rivalutazione cassa Covid, premio di reinserimento, accompagnamento alla pensione, autoimprenditorialità, riattivazione del macello.

“Proprio in queste ore – ha annunciato Toma – ho interloquito con il Mise (Ministero dello sviluppo economico, ndr) concordando un approfondimento, nei prossimi giorni, sull’eventuale utilizzo della cosiddetta cassa Covid, laddove tale operazione sia possibile. I tecnici della Regione Molise sono al lavoro per rimodulare alcuni bandi, che la Regione ha già messo in campo, in modo tale che possano rispondere anche alle esigenze dei lavoratori Gam”.

Poi il focus sulla realizzazione del macello: “Abbiamo avuto contatti con diversi player alternativi al Gruppo Amadori che, com’è noto, non ha ritenuto opportuno, per scelte aziendali, andare avanti con il contratto di sviluppo.  Con un player, in particolare, c’è stato un approccio positivo che lascia ben sperare. Lo incontreremo la settimana prossima per valutare, più da vicino, le reali possibilità di un investimento qui in Molise”.

Alle parti sociali il capo della Giunta ha puntualizzato ancora una volta che “la Regione  Molise non può fare impresa, non è consentito dalle norme. Chi afferma il contrario, com’è avvenuto anche in questi ultimi giorni, lo fa strumentalizzando la situazione e creando false aspettative nei lavoratori. Noi rispondiamo con la concretezza degli impegni che assumiamo e che intendiamo portare a termine. Avevo detto che i lavoratori non sarebbero stati lasciati soli. Lo riaffermo nella consapevolezza che si tratta di una vertenza  difficile e complicata, ma mi sento di assicurare che non sarà lasciato nulla di intentato”.

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