Se a Termoli ieri è stato il giorno in cui Vincenzo Ferrazzano è diventato sindaco subentrando a Francesco Roberti, decaduto nella seduta di Consigio, a Campobasso Roberto Gravina resta in sella al vertice di Palazzo San Giorgio almeno fino a dopo Ferragosto.
Il lungo iter per dichiarare decaduto il neo eletto consigliere regionale Gravina, infatti, non è stato ancora completato. Al contrario sulla costa l’ormai ex vice sindaco di Termoli ha già indossato la fascia tricolore annunciando addirittura una sorta di linee programmatiche e di voler rimettere mani alla giunta per riassegnare le deleghe.
Qualcosa di molto simile si verificherà anche nel capoluogo di regione nelle prossime settimane con Paola Felice che assumerà i pieni poteri e le funzioni assegnate a Gravina fino a quando i campobassani torneranno al voto. L’argomento decadenza non è all’ordine del giorno della seduta di oggi, 8 agosto, segno evidente che la delibera che prende atto della decadenza di Gravina non arriverà in Consiglio comunale. E una data di quando questo avverrà non c’è ancora.
La discordanza è legata ai tempi di una procedura che per la prima volta viene adottata sia a Campobasso che a Termoli (dove gli ex sindaci Roberti e Gravina erano entrambi candidati alle regionali). Tempi che secondo i tecnici di palazzo San Giorgio trascorrono da quando la delibera della incompatibilità è stata notificata al consigliere regionale Gravina che non può, per legge, essere anche sindaco.
Ma al di là di questo la sorte è segnata. Ora tocca al presidente del Consiglio comunale convocare una nuova seduta per far votare la delibera che dichiara decaduto Gravina il quale, naturalmente non rimuoverà le cause di incompatibilità e potrà passare così il testimone all’attuale vice Paola Felice. Anche per lei, come per Vincenzo Ferrazzano, gli ultimi mesi della legislatura 5 Stelle coincideranno con quelli della campagna elettorale.
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