Le indagini

Perquisizioni per la sparatoria a Termoli. In questura i rom di Santa Croce di Magliano, ma nessuno parla

Nella giornata di oggi sono stati ascoltati in qualità di "persone informate sui fatti" una decina di persone appartenenti alla comunità rom di Santa Croce di Magliano ma nulla sarebbe trapelato dalle loro dichiarazioni. La squadra mobile al lavoro sulla ricostruzione dell'accaduto con il sostituto di Larino Marianna Meo

Tutte e due le comunità rom, quella di Termoli e quella di Santa Croce di Magliano, si sono chiuse nel silenzio. Non parlano di quanto accaduto la notte fra mercoledì e giovedì quando in piena notte fra via Sandro Pertini e via Madonna delle Grazie sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco (almeno cinque i bossoli rinvenuti dalla polizia) e due persone sono rimaste ferite. 

Oggi, una decina di cittadini rom di Santa Croce sono stati ascoltati dagli agenti della squadra mobile di Campobasaso in collaborazione con i colleghi del commissariato di Termoli, in qualità di “persone informate sui fatti”. Ma nessuno pare abbia fornito indicazioni utili alle indagini e alla ricostruzione dell’accaduto. Nè lo avrebbero fatto i cittadini della comunità rom di Termoli che invece sono stati ascoltati nella giornata di ieri, gioveedì 13 luglio.

La squadra mobile ha anche eseguito alcune perquisizioni alla ricerca della pistola che ha sparato (stando ai bossoli rinvenuti si tratterebbe di una calibro 9) ma queste hanno dato “esito negativo”.

Il lavoro d’inchiesta però è soltanto agli inizi. Accertamenti e verifiche sono condotte su più fronti. E l’attività è coordinata dal sostituto procura di Larino, Marianna Meo.

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