126 licenziamenti annunciati, caso al Ministero: chiesto alla Vibac un piano di riorganizzazione aziendale

Si è svolto oggi presso il Mimit, ministero delle imprese e del Made in Italy, l’incontro sulla Vibac di Termoli, annunciato qualche giorno fa dal senatore di Fratelli d’Italia Costanzo Della Porta che aveva strappato al Sottosegretario Fausta Bergamotto l’assenso per trasferire il caso su tavoli nazionali e ottenere dei risultati per evitare i 126 licenziamenti annunciati dall’azienda che produce nastro adesivo all’interno del Nucleo industriale di Termoli.

L’incontro di oggi arriva dopo il vertice che si è tenuto al comune di Termoli poche settimane fa alla presenza dei sindacati, durante il quale sono emersi anche i rapporti pessimi tra le parti sindacali e la proprietà dello stabilimento, oltre ai timori di una delocalizzazione in Serbia.

“È stato un incontro interlocutorio ma utile anche per anticipare all’azienda l’opportunità di presentare un piano di riorganizzazione aziendale e una eventuale riduzione del personale sulla base dei numeri e degli investimenti, in modo da poter trovare la quadra rispetto alle aspettative sindacali”. Queste le parole di Francesco Roberti al termine dell’incontro che si è svolto a Roma al quale, oltre al sindaco di Termoli e al senatore di Fratelli d’Italia Costanzo Della Porta, hanno partecipato il presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale di Termoli Roberto Di Pardo, l’assessore regionale Quintino Pallante e il dirigente regionale preposto alle attività produttive e al lavoro Jimmy Rossi.

Secondo quanto riferito dai partecipanti alla presenza del sottosegretario Bergamotto sono stati contattati telefonicamente i dirigenti della Vibac che hanno esposto il principale problema in via informale, la criticità che sarebbe dietro la decisione di licenziare sostanzialmente in blocco il personale a Termoli, ovvero gli elevatissimi costi da sostenere per l’energia e la necessità di affrontare un nuovo piano di riorganizzazione anche energetico.

Il prossimo incontro alla presenza anche dei sindacati e degli stessi dirigenti Vibac oltre che del comune di Termoli, del Cosib, e della Regione Molise, dovrebbe svolgersi a Campobasso e ora la palla passa alla Regione che si farà carico di convocare le varie parti in causa per la soluzione della vertenza.