Dissesto idrogeologico

Secondo inverno difficile a Castelpizzuto. 1,7 mln per la frana ma lavori solo dopo la primavera

Impossibile stilare un cronoprogramma per l'avvio dell'intervento sull'ampio fronte che ha distrutto l'unica strada di accesso al paese. Solo dopo l'accordo definitivo tra la Regione e la Protezione civile nazionale (in programma la prossima settimana), sarà possibile firmare la concessione con la Provincia di Isernia per il bando di gara e l'appalto dei lavori. Il presidente Ricci: "Speriamo di poter impiegare l'inverno per queste procedure e avviare le opere nella bella stagione"

I finanziamenti ci sono: 1,7 milioni destinati a realizzare gli interventi per mettere in sicurezza la frana di Castelpizzuto, paese della provincia di Isernia che si prepara ad affrontare il secondo inverno con il rischio isolamento. Un altro tassello dell’iter previsto per realizzare gli interventi è stato posto lo scorso lunedì 21 novembre quando la Giunta Toma ha approvato la delibera propedeutica a realizzare il ‘pacchetto’ contenente 57 interventi finanziati complessivamente con 13 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per tutti gli adempimenti burocratici è necessario però aspettare quasi un anno: il programma con le opere contro il dissesto idrogeologico è stato infatti approvato lo scorso dicembre e per quasi undici mesi è rimasto sui ‘tavoli romani’.

La prossima settimana il governatore Donato Toma e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio firmeranno l’accordo definitivo. Poi sarà erogato il finanziamento alla Provincia di Isernia, ente attuatore delle opere per la messa in sicurezza del vasto movimento franoso che all’inizio del novembre del 2021 – poco più di un anno fa – ha danneggiato e reso impraticabile la provinciale che era l’unica via di accesso al piccolo borgo. Solo una bretella provvisoria e realizzata in quattro e quattr’otto ha consentito di bypassare la frana ed evitare l’isolamento totale di Castelpizzuto.

Impossibile azzardare un cronoprogramma anche per il presidente della provincia di Isernia Alfredo Ricci che definisce la delibera approvata dalla Giunta regionale “sicuramente un passo in avanti”. E aggiunge: “Siamo contenti che sia stato superato l’empasse amministrativo che aveva caratterizzato l’opera (e per la quale a Roma erano arrivate anche le sollecitazioni della Prefettura di Isernia), ma siamo consapevoli che saranno necessari ulteriori passaggi prima di arrivare all’inizio dei lavori”. La Provincia di Isernia dovrà occuparsi di quelli che tecnicamente sono definiti “livelli ulteriori di progettazione”, che comprendono la gara d’appalto e l’affidamento dei lavori per la messa in sicurezza della frana , attualmente monitorata con i sensori installati dalla Protezione civile nazionale. “Una volta firmata la concessione con la Regione Molise – sottolinea Ricci – potremmo sfruttare il periodo invernale per il bando di gara e l’affidamento dei lavori che – se tutto andrà bene – potrebbero iniziare con la bella stagione. La Provincia ha già fatto tutto quello che poteva anticipare, ma senza la copertura economica non potevamo andare oltre e non potevamo sobbarcarci gli oneri economici degli interventi. Comunque abbiamo migliorato la viabilità alternativa realizzando l’asfalto sulla bretella e aumentando le condizioni di percorribilità. Ma si tratta sempre di un bypass temporaneo, con un tratto di competenza del Comune molto ripido e difficile da percorrere soprattutto quando c’è il ghiaccio”.

I residenti per questo temono il disastro ad ogni pioggia più abbondante, come avvenuto l’altro ieri in occasione della forte precipitazione che ha interessato il Molise, o in caso di neve. “Tutti i cittadini sono stanchi, molto provati da questa situazione, me compresa”: non nasconde il suo sconforto la sindaca Carla Caranci. “Certo, ora vediamo qualche spiraglio all’orizzonte ma mancano tempi certi per la realizzazione delle opere che speriamo siano realizzate nel più breve tempo possibile. Resta il problema della bretella che, pur essendo asfaltata, ha delle limitazioni alla circolazione dei mezzi pesanti: non possono transitare i camion che pesano più di 35 quintali e questo è un gravissimo problema per gli approvvigionamenti delle aziende zootecniche di Castelpizzuto. Una mia cittadina mi ha detto che non riesce a far arrivare il mangime alle mucche”. Insomma “la bretella è sicuramente una via di fuga e di emergenza, ma è pur sempre una soluzione provvisoria. E speriamo che durante questo inverno le intemperie non provochino nuovi movimenti del terreno che potrebbero rendere inutilizzabile anche la bretella”.

Per Castelpizzuto purtroppo sarà il secondo durissimo inverno da affrontare, con il rischio di rimanere isolati dietro l’angolo. 

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