La piaga del dissesto

Dopo due anni di isolamento per la frana di Castelpizzuto ci sono i fondi, ma non si sa quando partiranno i lavori

A disposizione 1,7 milioni di euro dal Pnrr, ma senza una empistica certa sulle opere di consolidamento. La Provincia di Isernia è soggetto attuatre, ma il ritardo è stato causato da lungaggini burocartiche a livello sia centrale che degli organi periferici.

A distanza di due anni dalla frana che si è attivata sulla Sp 21, unica strada di collegamento per il piccolo Comune di Castelpizzuto, in provincia di Isernia, arriva la notizia di un finanziamento di un milione e 700mila euro, a valere sui fondi del Piano Nazionale di ripresa e resistenza per quanto riguarda le misure di riduzione del rischio idrogeologico.

A Castel Pizzuto la situazione è critica per la impossibilità di accedere ai servizi essenziali: anche per raggiungere la farmacia e l’ufficio postale c’è un problema quotidiano.  Per non parlare dei soccorsi: in caso di catastrofi o cataclismi sarebbe oltremodo complicato arrivare in paese e aiutare le persone. E questo, i un territorio sismico e ad alta vulnerabilità e con un sisma in atto non è d’aiuto per la serenità dei cittadini.

Castelpizzuto drone frana

I residenti sono poco più di 150 e sono ostaggio di un isolamento prolungato iniziato nel maggio 2021, praticamente due anni fa. L’unico lavoro effettuato è una bretella di terriccio, solo in parte asfaltata, che servirebbe per bypassare lo smottamento ma che nei fatti non è mai stata una soluzione perché non è praticabile da tutti i mezzi. La bretella ha delle forti limitazioni alla circolazione dei mezzi pesanti: non possono transitare i camion che pesano più di 35 quintali e questo costituisce un serissimo problema di approvvigionamento per le aziende zootecniche e agricole.

Ora, dopo due inverni di isolamento, la comunità può tirare un sospiro di sollievo anche se non c’è una tempistica certissima sull’inizi dei lavori, dei quali  soggetto attuatore la Provincia di Isernia. Per attivare le risorse è stato necessario un accordo tra la regione Molise e la Protezione Civile Nazionale nazionale che ha richiesto tempi burocratici lunghissimi.

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