Paese isolato

Sensori per la frana e progetto sulla sp 21: lotta contro il tempo per far uscire Castelpizzuto dall’isolamento

Ieri sera l'annuncio del prefetto Faramondi sull'arrivo dei tecnici della Protezione civile nazionale e dell'Università di Firenze, mentre l'ente Provincia, guidato da Alfredo Ricci, invierà in giornata alla Regione Molise il progetto e la relativa richiesta di finanziamento per la sistemazione dell'infrastruttura viaria che collega a Castelpizzuto, il centro della provincia di Isernia isolato da una ventina di giorni.

Il tempo è tiranno. Purtroppo. Novembre è agli sgoccioli ed è alle porte la stagione invernale, che solitamente in Molise è caratterizzata da abbondanti nevicate. A Castelpizzuto insomma la situazione rischia di precipitare da un momento all’altro: l’impossibilità di accedere ai servizi essenziali (come la farmacia o l’ufficio postale) sta stremando la comunità. Ogni giorno che passa, senza la possibilità di poter raggiungere il paese transitando su una strada che si possa definire tale, pesa come un macigno.

Ieri sera (22 novembre) il tavolo tecnico convocato dal prefetto di Isernia Gabriella Faramondi ha consentito di fare il punto della situazione e di delineare i prossimi passi per far uscire il borgo e i suoi 157 residenti da un isolamento prolungato, iniziato a maggio fino a quando una ventina di giorni fa la frana ha ripreso a ‘muoversi’ rendendo impraticabile l’unica via di accesso. Mentre la bretella, un tracciato di terriccio e brecciato e asfaltato solo in piccola parte, resta chiusa al traffico veicolare anche se servirebbe per bypassare lo smottamento.

Nella riunione di ieri sera il prefetto ha annunciato l’arrivo in paese dei tecnici della Protezione civile nazionale e dell’Università di Firenze per l’installazione dei sensori che consentiranno di monitorare lo smottamento e di capire il tipo di intervento da effettuare per arginare il fronte franoso. “Ma io questa mattina non li ho visti pur essendomi recata sul posto”, sottolinea a Primonumero il sindaco Carla Caranci. “La situazione purtroppo è sempre più grave”, osserva con amarezza. 

Ieri al summit in Prefettura c’erano anche dei rappresentanti della Santa Croce che imbottiglia l’acqua Castellina dalle sorgenti di Castelpizzuto: parte delle opere di consolidamento riguarda una porzione di strada che attraversa il terreno privato di proprietà, appunto, dell’azienda.

E poi al vertice c’era anche il ctu della Procura di Isernia, che sta portando avanti un’inchiesta per accertare se la frana sia stata causata anche dai lavori di ampliamento di un’area che fa parte dello stabilimento, oltre ai rappresentanti dell’Autorità di Bacino.

Castelpizzuto, la bretella è pronta ma non apre. Il paese rischia un lungo isolamento

E’ stato fissato anche un secondo obiettivo nel vertice in Prefettura: accelerare con il progetto per la sistemazione definitiva della provinciale 21. Dell’opera si farà carico la Provincia di Isernia che usufruirà dei finanziamenti regionali. Il presidente Alfredo Ricci, dopo aver acquisito lo studio di fattibilità tecnico-economica, ha convocato questa mattina un summit per risistemare la strada. “In giornata – annuncia – trasmetterò gli atti alla Regione per la concessione del finanziamento di poco meno di 1 milione di euro. E’ necessario integrare la richiesta di finanziamento elaborata in precedenza perchè è cambiato il quadro economico dopo gli approfondimenti tecnici sulla provinciale. In più nei prossimi giorni trasmetterò un secondo progetto, più generale, e anche per questo chiederò un finanziamento che prevede il consolidamento anche della frana che insiste sull’area di proprietà del privato”. 

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