Ennesimo ostacolo

Elisuperficie ospedaliera, nuova di zecca ma chiusa: il gestore scelto da Asrem non risponde all’ente che concede le autorizzazioni per il volo

Da circa 20 anni l'elisuperficie dell'ospedale Cardarelli di Campobasso non può essere utilizzata. L'area è stata oggetto di interventi di manutenzione, potrebbe essere aperta ma il suo gestore, la Solution srl, individuata dall'Asrem, non ha inviato tutta la documentazione richiesta dall'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile. E così quella pista di decollo nuova di zecca resta chiusa.

Dopo 20 anni di problemi e impedimenti, ora, a bloccare l’apertura dell’elisuperficie realizzata su un tetto dell’ospedale Cardarelli di Campobasso ci si mette pure un cortocircuito comunicativo tra l’Enac, l’ente che concede le autorizzazioni per il volo e il gestore dell’infrastruttura scelto dall’Asrem.

Lo abbiamo scoperto contattando l’ufficio stampa dell’Ente nazionale per l’aviazione civile il quale ci ha spiegato che “la richiesta di istituzione dell’elisuperficie da parte del gestore incaricato (si tratta dell’ingegnere Marco Maria Bombonato, amministratore delegato della Solution srl a cui l’Asrem ha affidato gestione e manutenzione dell’area di atterraggio e decollo dei velivoli sanitari la scorsa primavera) è stata inviata a Enac il 25 luglio scorso”.

La documentazione, però, era “incompleta e non sufficiente per poter procedere all’istituzione e all’autorizzazione operativa dell’elisuperficie” tanto che, qualche giorno dopo (il 5 agosto), l’Enac dice al gestore di quali integrazioni ha bisogno. Ma da allora “non abbiamo avuto riscontro a quanto richiesto”.

Possibile che l’apertura di questa elisuperficie sopraelevata (tecnicamente in terrazza) destinata ad attività Hems (che sta per servizio medico di emergenza con elicotteri) sia impedita da una carenza documentale? A quanto ci ha fatto sapere l’Enac il 24 ottobre è proprio così. Eppure solo il 7 ottobre scorso Oreste Florenzano, il direttore generale dell’Asrem, assicurava che quella dell’elisuperficie dell’ospedale Cardarelli di Campobasso è “una battaglia – parole sue pronunciate alla Conferenza dei sindaci – che sto combattendo da due anni”.

Con magri risultati, verrebbe da dire, visto che è chiusa e inutilizzata. Discutendone con i primi cittadini il 7 ottobre scorso sempre Florenzano ha spiegato di avere enormi difficoltà nonostante l’azienda sanitaria avesse già provveduto a fare manutenzione e ristrutturazione, a tagliare gli alberi che impedivano decollo e atterraggio, a spostare un palo della luce così come prescriveva l’Enel. E aggiungendo pure, questa, forse, la parte più importante, che il Comune di Campobasso gli aveva detto che l’area su cui è stata realizzata l’elisuperficie non è di proprietà dell’Asrem e che lui, dunque, non avrebbe potuto chiedere l’autorizzazione all’Enac senza prima aver discusso la cosa col Municipio. Infine, sempre Florenzano, ha spiegato che siccome quella mini pista è su una sopraelevazione e non in piano i vigili del fuoco devono fare attività antincendio, con una spesa di 250mila euro l’anno .

Insomma, il dg chiedeva comprensione agli amministratori auspicando una veloce risoluzione della faccenda.

elisuperficie ospedale Cardarelli

Intanto il carteggio tra  gestore (Solution srl) e l’Enac è andato avanti e la Solution non ha ancora risposto alle prescrizione dell’ente nazionale per il volo.

Proprio a Primonumero il 5 ottobre il dg aveva dichiarato che “l’autorizzazione è stata richiesta nei primi giorni di maggio 2022”. E di essere in attesa del parere.

Resta il fatto che l’attivazione dell’eliporto all’ospedale Cardarelli non c’è, pur essendo menzionato nel Pos 2022/2024 – il tanto dibattuto Programma operativo sanitario da poco inviato a Roma dal governatore-commissario ad acta Donato Toma fa –  come un punto fondamentale nel trattamento dell’ictus emorragico.

Il servizio di elisoccorso è citato sia nell’ambito della riorganizzazione della rete ictus, sia rispetto agli accordi con il Neuromed di Pozzilli che è la struttura più prossima al Cardarelli di Campobasso  e dove a luglio del 2021 è stata inaugurata l’elisuperficie.

Ora, considerando che il Molise conta 136 comuni di cui più della metà in montagna e poco meno della metà in collina, resta centrale l’attivazione di questa area di decollo e atterraggio di eliambulanze visti anche tutti i problemi di viabilità e le difficoltà di collegamento con eventuali pazienti affetti da patologie tempo dipendenti.

Quelle, cioè, per le quali un minuto in più o in meno può fare la differenza tra la vita e la morte.

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