Campobasso

Corte dei Conti, la Procura: “Sotto i riflettori spesa sanitaria e trasporti pubblici”

Si è tenuta questa mattina l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Come per gli anni passati conferma rilevanti criticità nella gestione della spesa pubblica. Per quanto riguarda la Regione Molise sebbene "il disavanzo si sia concretizzato in un disavanzo formalmente inferiore di 40 milioni a quello dell’esercizio precedente, questi è risultato sostanzialmente non veritiero e, peraltro, superiore rispetto a quello di altre regioni italiane in rapporto alla popolazione residente"

Sono stati resi noti questa mattina i risultati dell’attività svolta dalla Corte dei Conti durante il 2021. L’appuntamento con l’inaugurazione dell’anno giudiziario si è tenuto in videoconferenza in osservanza delle misure anti-Covid. Le relazioni tenute dai massimi rappresentanti evidenziano una situazione pressoché fotocopia rispetto a quella degli anni passati con gravi criticità soprattutto nella pubblica amministrazione, sottolineando peggioramenti in tal senso.

I controlli sull’Amministrazione regionale hanno trovato il proprio epilogo nel giudizio di parificazione del rendiconto regionale nelle sue due componenti del conto del bilancio e del conto del patrimonio. Anche per l’esercizio 2020, la Sezione regionale – ribadita, come costante negativa, l’approvazione in ritardo della proposta di rendiconto da parte della Giunta regionale –  ha emanato un giudizio negativo. Sebbene il disavanzo si è concretizzato in un disavanzo formalmente inferiore di 40 milioni a quello dell’esercizio precedente, questi “è risultato sostanzialmente non veritiero e, peraltro, superiore rispetto a quello di altre regioni italiane in rapporto alla popolazione residente“.

Nell’ambito della parifica, è stata, inoltre, sollevata la questione di legittimità costituzionale relativamente all’istituto della cosiddetta “area quadri” vale a dire l’area per le alte professionalità, con retribuzioni simili a quelle dei dirigenti.

Anche l’esame della tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi di spesa regionali approvate nel 2020 e delle tecniche di quantificazione degli oneri sconta esiti negativi.

Rilevante è stato anche il controllo sulle spese dei gruppi consiliari regionali: sette rendiconti sono risultati regolari, quattro invece hanno palesato irregolarità per le quali è stata chiesta la restituzione degli esborsi.

Nella relazione della Presidente della Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti, Lucilla Valente, si è fatto riferimento anche alla complessa situazione della sanità molisana anche per questa con segnalazione di numerose criticità.

All’osso, la Regione Molise ha raggiunto un risultato contabile di amministrazione con un disavanzo per il considerevole importo di euro 492.939.940,12. Quasi 500 milioni di euro, con un leggero miglioramento rispetto al all’esercizio 2019 (in cui si attestava a 533.485.728,21 euro).

Quanto all’esame condotto dalla Corte dei Conti sul bilancio di previsione 2020/2022 della Regione “sul piano generale, le criticità emerse non risultano pienamente rispettose neanche dei principi generali di veridicità, correttezza e comprensibilità del bilancio e incidono e incidono negativamente sull’obiettivo di assicurare un attendibile processo di programmazione”.

I controlli sul  bilancio previsionale e d’esercizio 2019 dell’Asrem, ha rilevato, invece, criticità nella gestione economica e nella situazione patrimoniale: inattendibilità del bilancio di previsione; adozione del bilancio di esercizio non corredato dal previo parere del Collegio sindacale; perdita d’esercizio pari a 109.800.991,91 euro; mancata individuazione e quantificazione dei costi correlati alle prestazioni intramoenia; mancato rispetto degli obblighi di contenimento della spesa per il personale a tempo determinato; ingente ammontare di crediti verso la Regione per spesa corrente, aumentati nel 2019 di 6.114.722,10 euro e sommati a quelli degli esercizi pregressi, complessivamente pari a 72.263.760,10 euro”.

Il Procuratore regionale Salvatore Nicolella ha infine aggiunto che attualmente la Procura della Corte dei Conti tiene gli occhi bene aperti sulla spesa sanitaria e sui trasporti pubblici. “Senza ovviamente dimenticare – ha riferito Nicolella – anche problematiche minori”

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