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Apicoltura penalizzata da regole europee. “Ora nuovi bandi e legge regionale”

L'Aula ha approvato l'ordine del giorno presentato dal consigliere regionale M5S Angelo Primiani: "Il settore va aiutato con sostegni concreti: può essere una concreta opportunità di reddito e sviluppo"

Nuovi bandi del Psr (il Programma di sviluppo rurale) e una legge regionale per consentire la crescita dell’apicoltura, un settore che si sta espandendo anche nella nostra regione. E’ il ‘compito’ che il Consiglio regionale ha affidato al presidente della Regione Donato Toma e all’assessore regionale Nicola Cavaliere per evitare che gli addetti di questo comparto vengano penalizzati. L’Aula ha quindi approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato da Angelo Primiani (M5S) che durante il dibattito ha evidenziato i limiti delle attuali regole. “I Psr – ha spiegato – hanno sempre svantaggiato gli apicoltori molisani a causa dei criteri di accesso previsti: dal 2013, infatti, gli apicoltori dovevano avere almeno 200 alveari a causa di una produzione standard di 44 euro ad alveare. La Comunità Europea, ha poi, rimodulato tali criteri, portando gli alveari a 70 unità per l’accesso ai bandi, e aumentato la produzione standard di un’arnia a 143 euro ad alveare per il Molise”. Al tempo stesso, ha rimarcato sempre Primiani, “se un apicoltore con partita iva vuole accedere ad un PSR in Molise deve trasformare la sua azienda apistica in azienda agricola con terreni (3 ettari) oppure integrare con altri allevamenti zootecnici”.

Una situazione insostenibile per gli operatori del settore. “Tali paletti sono una discriminante per gli apicoltori molisani“, ha argomentato l’esponente del Movimento 5 Stelle.

Primiani M5S

Quindi, per evitare di scoraggiare gli apicoltori, la Giunta regionale dovrà valutare e adottare opportuni provvedimenti.

“L’apicoltura non deve essere considerata solo un’attività amatoriale ma deve rappresentare una concreta opportunità di reddito e sviluppo, soprattutto per i nostri giovani”, ha commentato Primiani dopo l’approvazione delle sue proposte all’unanimità. “Per consentire agli apicoltori molisani di fare davvero impresa, infatti, è importante innanzitutto che la Giunta tenga conto del ruolo dell’apicoltura nel Programma di sviluppo rurale di prossima programmazione, magari con appositi bandi o equiparando le aziende apistiche agli altri allevamenti zootecnici, sia nella fase di accesso ai bandi che nella fase istruttoria delle graduatorie per l’attribuzione dei punteggi”.

In secondo luogo, per il consigliere regionale M5S, “è ora che la Regione faccia anche un altro passo: predisporre una nuova legge regionale in materia, per superare quella vecchia e dare finalmente la giusta importanza alle esigenze di sviluppo dell’apicoltura. Il settore necessita di sostegni concreti. Perché l’apicoltura è un’attività nevralgica non solo per ragioni produttive ed economiche, ma anche per l’equilibrio che ne deriva per ecosistema e biodiversità.
È prerogativa della Regione quindi incoraggiare la crescita imprenditoriale delle aziende apistiche. Le soluzioni ci sono. Basta metterle in pratica”.

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