L'emergenza sanitaria

Centro covid a Larino con apparecchiature e personale Neuromed: strada spianata per il Vietri

C'è un altro colpo di scena nella trattativa per allestire un'altra struttura in grado di curare i pazienti covid. Dopo lo stop all'impiego della clinica Pavone di Salcito, in una nota inviata alla Regione Molise e al commissario ad acta Angelo Giustini l'istituto di cura della famiglia Patriciello ha formalizzato la proposta di mettere a disposizione gratuitamente ventilatori polmonari e altri mezzi per garantire assistenza sanitaria ai pazienti covid.

E’ questo il documento che spiana la strada alla realizzazione di un centro covid all’ospedale Vietri di Larino con posti letto a bassa e media intensità di cura per i malati covid.

documento Neuromed Vietri ospedale covid

E’ la nota ufficiale che il professore Giovanni De Gaetano, presidente dell’Istituto di ricerca e cura Neuromed di Pozzilli, ha inviato ai principali responsabili delle autorità politiche e sanitarie della Regione Molise: il commissario Angelo Giustini, il sub commissario Ida Grossi, il presidente Donato Toma e al direttore generale per la Salute Lolita Gallo.

Durante ore tumultuose dal punto di vista della riorganizzazione sanitaria dell’emergenza covid, con la necessità di reperire posti letto per l’alto numero di degenti che i tre principali ospedali molisani non riescono più ad ospitare, e dopo lo stop alla realizzazione di un centro covid nella clinica Pavone di Salcito, il Neuromed della famiglia Patriciello rilancia con una controproposta. L’ennesimo colpo di scena di una giornata al cardiopalma. 

Nel documento viene formalizzata la disponibilità di posti letto per l’emergenza covid. “Le apparecchiature del Neuromed – scrive il professore De Gaetano – saranno messe a disposizione gratuitamente per sei mesi nel caso in cui si decidesse di attivare l’ospedale covid al Vietri di Larino come sub intensiva e per la gestione dei pazienti paucisintomatici”.

Ecco nel dettaglio la strumentazione che l’istituto di Pozzilli si impegna a fornire: 8 ventilatori polmonari, 20 mezzi per la ventilazione meccanica a pressione positiva continua (la CPAP, acronimo di Continuous Positive Airway Pressure) per la ventilazione non invasiva, 10 pompe volumetriche e 10 siringhe e 8 autorespiratori.

Non solo. Nel ‘pacchetto’ è previsto anche il personale sanitario: “Sono a disposizione una coordinatrice infermieristica, 12 infermieri e 6 operatori socio sanitari”. Infine, il professore De Gaetano indica anche i nominativi di tre medici a disposizione: si tratta di un internista, il dottor Del Forno (disponibile full time, si precisa nella nota), uno pneumologo (il dottor Ferritto) e un rianimatore, il dottor Aloj. Si potrà contare anche sul team dell’ospedale Cotugno di Napoli con cui Neuromed ha stretto una collaborazione.

Sull’impiego del personale medico, de Gaetano fa una precisazione: “Il costo delle risorse umane coinvolte sarà ribaltato a vostro carico”.

L’ultima parola spetta al commissario Angelo Giustini che dalla scorsa estate continua a sostenere la necessità di realizzare l’ospedale per curare i pazienti covid a Larino. Sappiamo com’è andata: il progetto è stato bocciato lo scorso luglio dal Ministero della Salute, che non avendo ricevuto le modifiche richieste per fare del Vietri un centro Covid, alla fine ha preferito il Cardarelli di Campobasso. Ma con la diffusione della variante inglese del virus, la saturazione del nosocomio del capoluogo, seguito in un drammatico effetto domino dal San Timoteo e dal Veneziale, la scelta di un’altra struttura per assistere i degenti covid è diventata inderogabile. 

Probabile, a questo punto, che alcuni medici necessari per potenziare il personale del centro covid che verrà ricavato al Vietri saranno i medici venezuelani per i quali il commissario Angelo Giustini ha chiesto l’autorizzazione ministeriale. Qualche altro dottore invece dovrà essere trasferito dall’ospedale Cardarelli.

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