Il rapporto

“Oligominerale e diuretica”: l’acqua di Campobasso si conferma di qualità

Per garantirne la qualità dell'acqua nel 2019 il Comune ha fatto eseguire 127 analisi di laboratorio e 96 controlli ispettivi dei manufatti dell’acquedotto. Ad annunciare l'esito degli accertamenti l'assessore Cretella.

Oligominerale, leggermente mineralizzata, adatta all’uso quotidiano e con una buona azione diuretica“: con queste caratteristiche l’acqua di Campobasso viene promossa ancora una volta. Le analisi volute dall’amministrazione comunale vengono rese note in occasione del Word Water Day, la giornata mondiale dedicata alla più importante delle risorse, l’acqua, di oggi.

Il Comune avrebbe voluto annunciare l’esito del report in un’apposita conferenza stampa che è stata rinviata alla luce della pandemia legata al coronavirus: “L’emergenza sanitaria di questi giorni ci spinge a rimandare di qualche settimana la divulgazione dettagliata del rapporto”, ha dichiarato l’assessore all’Ambiente del Comune di Campobasso, Simone Cretella che comunque ha voluto rendere noti i risultati.

La tabella di sintesi elaborata da Idrosfera, che abbiamo già reso scaricabile dal sito web del Comune, ci conferma anche quest’anno l’assoluta qualità della nostra acqua che si classifica nella categoria “oligominerale” o “leggermente mineralizzata”, adattissima all’uso quotidiano e con una buona azione diuretica”.

Il principio della trasparenza e dell’accessibilità, oltre che dell’acqua, anche dei relativi risultati delle analisi, è la maggiore garanzia per i consumatori di poter avere a portata di mano un autentico “oro blu”. E non tutte le città hanno la fortuna di Campobasso.

Per garantirne la costante ed elevata qualità, – ha specificato Cretella – nel 2019 sono state eseguite, a cura del Comune, 127 analisi di laboratorio e 96 controlli ispettivi dei manufatti dell’acquedotto, senza mai rilevare casi di non conformità agli standard fissati dalle normative. Bere l’acqua del rubinetto, in luogo di quella imbottigliata, consente alle famiglie di conseguire notevoli vantaggi economici oltre che contribuire in maniera concreta alla salvaguardia dell’ambiente, azzerando l’abnorme produzione di plastica derivante dall’uso, spesso ingiustificato, di acque commerciali.

Garantire la piena efficienza e fruibilità dei servizi idrici deve restare un preciso dovere per governi ed amministrazioni, – ha aggiunto l’assessore – così come l’accesso all’acqua pubblica, bene comune per eccellenza, deve restare un irrinunciabile diritto per tutti. Che ci sia ancora una larghissima fascia di popolazione mondiale, si stima circa un terzo, che non ha accesso all’acqua potabile gestita in sicurezza, deve esser per noi tutti un monito ad un uso razionale della stessa, ma anche un elemento di riflessione sul privilegio di cui possiamo beneficiare ogni qualvolta la nostra mano ruota la manopola di un rubinetto”.

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