Economia e lavoro

Aiuti area di crisi, caseifici esclusi. Il Pd attacca la Regione: “Il bando va cambiato”

La capogruppo dem Micaela Fanelli accusa le scelte della Regione: "Benefici solo per i caseifici di alcune aree del Molise che trasformano latte in arrivo dall'estero"

Ci sono alcuni caseifici che non riusciranno ad usufruire dei benefici previsti dalla Regione Molise nell’ambito delle misure previste all’interno degli ‘Aiuti alle pmi per il rilancio produttivo dell’area di crisi complessa’. Altre aziende, che con i loro prodotti sono un’eccellenza della nostra regione nonché un parte importante dell’economia molisana, resterebbero fuori dai finanziamenti e quindi senza una boccata d’ossigeno fondamentale per il settore alle prese con la concorrenza sleale e la crisi del costo del latte.

A lanciare l’allarme è il Partito democratico che punta il dito contro la scelta del governo Toma che “finisce con aiutare solo i caseifici di alcune aree del Molise che trasformano latte in arrivo dall’estero”, sottolinea Micaela Fanelli. Una posizione che, riferisce la capogruppo dem in Consiglio regionale, è stata espressa dalle associazioni di categoria e dai singoli imprenditori. Ribadita anche lunedì scorso in Prima Commissione nell’audizione sulla proposta di legge sulle aree interne, dove forte è stata la critica emersa e raccolta dai banchi di minoranza e di maggioranza.

“Chi conosce il settore e vuole aiutare davvero la zootecnia in Molise non può non reagire con sdegno e chiedere un cambiamento di rotta”, tuona la consigliera regionale.

Il Pd ha dunque presentato una mozione affinché “il sostegno finanziario sia riconosciuto non solo alle aziende dell’area di crisi, ma anche a tutte le altre, se davvero si vuole sostenere la ripresa produttiva in tutto il Molise. E ora torniamo a chiederlo con più forza”. Anche perchè il settore è in crisi ed è necessario “aiutare sul serio i produttori di latte molisano di qualità, che soffrono più di ogni altri la crisi del costo del latte”.

A detta della Fanelli “l’esclusione dei produttori che trasformano è stata una scelta politica e non tecnica, non dettata dalle regole sugli aiuti di stato che escludono solo la produzione del latte in base al regolamento di esenzione. Non anche la trasformazione”.

Micaela Fanelli Pd Consiglio regionale

La consigliera regionale del Pd chiede dunque al governo regionale di stoppare il bando e modificarlo.

Questi gli aggiustamenti che, a suo dire, occorrerebbero: “Tecnicamente, i codici “Ateco” vanno ampliati se si vuole aiutare i veri trasformatori di latte molisano di qualità. Infine, un chiaro errore è stato fatto nel selezionare i settori. Il regolamento di esenzione, infatti, non può essere applicato in caso di selezione dei settori. Pena, l’illegittimità della scelta. E su questo immagino che imprese escluse o non finanziate in graduatoria potrebbero fare valere le loro ragioni, bloccando il beneficio per tutti. Insomma, va rimesso integralmente mano ai bandi subito o per lo meno emanare uno nuovo senza errori e limitazioni improprie con nuove risorse.

Il regolamento di esenzione, che viene scelto dalla regione Molise in questo caso, il n. 651 del 2014, all’art 14, infatti, prevede il divieto di selezionare i settori per essere applicato. La Regione, invece, lo applica selezionando i settori”. Un errore che per la Fanelli va cambiato.

Così come suggerisce di risorse nuove per “aiutare tutte le aree territoriali e tutti i trasformatori di latte molisano”.

(foto archivio)

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