Non è il solito gin: erbe e piante spontanee molisane danno gusto e conferiscono una ‘marcia’ in più al distillato made in Molise, prodotto a Bagnoli del Trigno. Citronella, bergamotto, elicriso, erbe e spezie della nostra regione arricchiscono il gin bagnolese nato dal prunus, ossia dalle bacche di prugnolo le cui proprietà anti-tumorali sono state scoperte di recente.
Un prodotto tutto molisano e a chilometri zero.
I gin di Bagnoli tornano ad essere protagonisti, a distanza di un anno dal debutto, di una serata-evento in programma domani (mercoledi 18 agosto dalle 20.30) nella Domus Area di Bagnoli del Trigno, la ‘perla’ del Molise.
I liquori, saranno protagonisti nella miscelazione artistica di un bartender d’eccezione: il molisano Charles Flamminio, stabilmente in testa alle classifiche nazionali del settore e ospite delle più’ importanti manifestazioni legate al “bere miscelato” sul territorio nazionale. Flamminio è originario di Campomarino ma la sua base professionale è a Rimini, cuore della riviera romagnola: è stato tra i protagonisti anche della scorsa edizione.
Non solo vino, anche il cocktail è nostrano: a Bagnoli si fa il Gin e nasce il ‘Molise mule’
Nel corso della serata saranno presentati i tre gin prodotti dalle Officine Naturali. Tre etichette – Duchessa, Bellamaria e Incendio – con “caratteristiche connotanti diverse tra loro (aromatico, sloe, dry) fissano le emozionanti note organolettiche del territorio”, scrivono gli organizzatori dell’evento.
Ogni gin in pratica ha sfumature diverse grazie alla ‘formula’ e al mix di erbe che conferisce un gusto diverso, piacevole al palato, e che costituisce anche una sorta di viaggio sensoriale nel territorio.
Capiamo meglio perchè.
“Duchessa” unisce le note aromatiche e astringenti del prugnolo con quelle agrumate di citronella e bergamotto. E dunque, conferisce una “nota vivace ad ogni cocktail”, spiegano da Bagnoli i promotori dell’iniziativa.
Poi c’è “Bellamaria”, uno “sloe” di colore rosso rubino, derivato dal prugnolo raccolto nell’areale di Bagnoli del Trigno. Tra le erbe scelte nella composizione, il delicato e persistente elicriso, raccolto all’alba dei mattini di luglio a poche centinaia di metri dallo stabilimento di produzione di “Officine Naturali”. Cannella e chiodi di garofano completano un liquore ideale per essere gustato liscio.
“Incendio” infine è un gin dry da 40 gradi, una vera esplosione di sentori e di emozioni. Aromatico e astringente come il prugnolo molisano, connotato da elicriso e lavanda provenienti anche essi dai campi in prossimità della azienda e con un tocco secco e deciso – e anche esso molisano – di ginepro.
“Gran parte dei botanicals presenti nelle tre etichette, provengono dalle coltivazioni molisane gestite dalla SAO – Società Agricola Officinali – secondo un disciplinare di coltivazione biologica. In alternativa, sono raccolti da piante spontanee che crescono sul territorio”, sottolineano da Bagnoli mettendo anche in evidenza il legame tra il gin e la riscoperta del territorio. “Bere bene è un modo di scoprire il territorio, i suoi profumi, la sua storia, anche in un bicchiere di ottimo liquore, liscio o miscelato in un cocktail d’autore”.
Nella serata del 18 agosto, anche un menu’ a tema – “poveri ma nobili” – in cui i sapori del territorio sono esaltati nel rispetto della tradizione. Tra storia e leggenda, la compagnia CAST porterà in scena la rievocazione dello “Ius Primae Noctis”, con protagonisti i personaggi da cui prendono il nome i tre gin: la Duchessa, Bellamaria (la bella popolana) e Incendio, a rievocare la rivolta del popolo contro il Duca. La voce di Nicole Massanisso sarà la colonna sonora della serata.
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