Le rassicurazioni arrivate dall’assessore Vincenzo Niro solo otto giorni fa non sono bastate. La rabbia degli autisti Atm esplode ancora una volta oggi – 9 agosto – in via IV Novembre: prima il sit-in davanti ai cancelli, poi il duro confronto con il titolare dei Trasporti. I lavoratori sono esasperati, stanchi e sfiduciati: a causa del mancato pagamento degli stipendi non riescono più a sostenere le loro famiglie. E non possono più aspettare i tempi della politica e l’affidamento del trasporto urbano a un gestore unico. Il bando è in stand-by da sette anni: dal 2011 per la precisione. Nel frattempo, la Regione ha prorogato periodicamente la concessione per il servizio di trasporto pubblico extraurbano.
“Purtroppo è diventata una routine, ma noi abbiamo grossi problemi per andare avanti”, dicono. Alla Regione chiedono di sostituirsi all’azienda e di procedere a saldare le spettanze arretrate. Una richiesta avanzata a muso duro all’assessore Niro. La tensione sale e nell’atrio di palazzo D’Aimmo si sfiora quasi la rissa davanti alle telecamere e ai microfoni dei giornalisti. Attimi concitati che vengono ripresi con uno smartphone pure da un esponente del Movimento 5 Stelle che poi posta il video su Facebook.
“Il pagamento diretto dalla Regione ai lavoratori dell’Atm non è mai stata applicata, non comprendo come è possibile applicare i poteri sostitutivi, ben applicati dalle leggi italiane e dalle direttive comunitarie”, replica piccato Niro. “Certi atteggiamenti possono solo avvelenare il clima che è già abbastanza avvelenata”.
Lavoratori e sindacati insistono e chiedono la strada della risoluzione del contratto per le aziende che non pagano regolarmente i loro dipendenti.
“Entro il 31 marzo avvieremo il bando di gara”, continua a ribadire Niro. Parole che non placano la rabbia dei 190 dipendenti: “Noi non possiamo pagare più il mutuo e le bollette”.
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