La statale 650

Il raddoppio della Trignina? Per il Ministero è ancora da valutare. Ma tutti i giorni 12mila veicoli corrono su quella strada

Il sottosegretario Tullio Ferrante ha risposto all'interrogazione dei senatori Della Porta e Sigismondi: "Il MIT valuterà con la massima attenzione eventuali istanze per un possibile inserimento dell'opera nel prossimo piano pluriennale"

Parlare di raddoppio delle corsie della Trignina appare ancora prematuro, sebbene non si possa escludere in futuro. Un po’ come succede da circa 20 anni. Lo certifica oggi il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tramite la risposta fornita dal sottosegretario Tullio Ferrante all’interrogazione dei senatori Costanzo Della Porta ed Etelwardo Sigismondi, entrambi di Fratelli d’Italia.

“Quanto al raddoppio delle dimensioni della strada statale 650, assicuro che il MIT valuterà con la massima attenzione eventuali istanze in tal senso da parte degli enti territoriali, al fine di un possibile inserimento dell’opera nel prossimo piano pluriennale MIT-ANAS”.

È così che Ferrante ha chiuso il suo intervento a Palazzo Madama, dopo aver fornito una serie di dati, fra i quali la cifra considerevole di 12mila veicoli medi che transitano quotidianamente sulla Trignina, per effetto dei tanti mezzi pesanti.

“La strada statale 650 di Fondo Valle Trigno registra, sia nel tratto abruzzese che nel tratto molisano, valori di traffico giornaliero medio superiori ai 12.000 veicoli, con un considerevole traffico pesante dovuto anche alla presenza di importanti aree commerciali ed industriali che gravitano intorno a tale arteria. Proprio per la sua importanza strategica in termini di transiti e di territori serviti, negli anni sono stati programmati ed attivati numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

sigismondi della porta

 

Il sottosegretario ha elencato quindi gli investimenti sulla strada. “In particolare, sul tratto abruzzese sono stati investiti circa 23 milioni di euro, di cui 12 milioni per interventi di manutenzione su ponti e viadotti e per adeguamento e miglioramento del corpo stradale e delle aree di pertinenza; 7 milioni per il ripristino della pavimentazione stradale, 2 milioni per barriere di sicurezza e segnaletica verticale, nonché 2 milioni per l’illuminazione di tutti gli svincoli in ingresso ed in uscita. Quanto al tratto molisano, sono stati investiti circa 14,5 milioni di euro, così ripartiti: 7,5 milioni per interventi su opere d’arte, 5,5 milioni per il ripristino della pavimentazione stradale, 1,5 milioni per impianti in galleria e per il consolidamento del corpo stradale”.

Rifacendosi all’interrogazione dei due senatori, Costanzo Della Porta di San Giacomo degli Schiavoni ed Etelwardo Sigismondi di Vasto, il vice di Salvini al ministero ha evidenziato che “la capacità trasportistica dell’arteria viaria, sia per la tipologia di traffico che per il numero di veicoli che la transitano, potrebbe essere potenziata con un eventuale raddoppio della carreggiata, anche per stralci funzionali, dando priorità ai tratti stradali soggetti ai maggiori flussi di traffico.

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha già avviato un dialogo costruttivo con gli amministratori locali dell’Abruzzo e del Molise, anche attraverso incontri presso la sede del Ministero, per fare il punto della situazione sulle infrastrutture e sui collegamenti dei territori, per l’innalzamento dei livelli di sicurezza, compreso il miglioramento degli impianti di illuminazione degli svincoli lungo l’itinerario stradale della Trignina”. Da ricordare che l’eventuale raddoppio delle corsie riguarderebbe al momento soltanto il tratto più vicino alla costa, quello che va da San Salvo a Trivento.

Sigismondi ha quindi ringraziato Ferrante. “La volontà di intervenire da subito sulla messa in sicurezza dei punti critici della statale, unitamente alla disponibilità a valutare il raddoppio della strada, rappresentano sicuramente segnali molto importanti per le popolazioni dell’Abruzzo e del Molise. Parliamo di una strada pericolosa, con tante criticità che, purtroppo, negli anni, ha provocato molti incidenti e molte vittime.

La fondovalle Trignina, costruita negli anni Ottanta al confine tra l’Abruzzo e il Molise, è stata realizzata con una corsia per ogni senso di marcia ed era stata inizialmente pensata per un traffico prettamente locale. Nel corso degli anni, la statale 650 ha visto notevolmente incrementato il suo traffico. La strada oggi è quotidianamente percorsa dai residenti dell’entroterra che si recano a lavorare sulla costa, da studenti e da mezzi pesanti.

La Trignina è da ritenersi infatti un’arteria strategica per il traffico merci – come anche lei ha voluto quest’oggi sottolineare – rappresentando una validissima connessione tra la dorsale adriatica e quella tirrenica. Un flusso di traffico destinato nel tempo ad aumentare, considerando che il porto di Vasto e quello di Termoli sono recentemente diventati porti a valenza nazionale, grazie anche all’interessamento del presidente della Regione Abruzzo Marsilio e del presidente del Molise Toma”.

Il senatore abruzzese ha inoltre aggiunto che “qualche mese fa, durante riunioni che si sono svolte nei territori interessati dal tracciato e che hanno visto la partecipazione del prefetto di Chieti, dei sindaci, dei rappresentanti istituzionali di zona e dei tecnici dell’ANAS – riunioni finalizzate ad affrontare criticità e difficoltà della statale e gli interventi da mettere in campo – è emerso che, nonostante si discuta del raddoppio della strada da quasi vent’anni, ad oggi non esiste neanche uno studio di fattibilità tecnica ed economica.

La risposta del Governo quest’oggi rappresenta un primo e notevole cambio di marcia rispetto al passato. Intervenire sulla Trignina vuol dire intervenire ed investire sulla sicurezza dei cittadini, sullo sviluppo economico dei territori; vuol dire contrastare lo spopolamento delle aree interne”.

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