Strada di tante tragedie

Raddoppio corsie Trignina, senatori Fdi Abruzzo e Molise interrogano Salvini

I parlamentari Sigismondi e Della Porta presentano un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture sull'ipotesi di ampliamento della Fondo Valle Trigno

La questione del raddoppio delle corsie della Trignina arriva sul tavolo del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. A chiedere cosa intende fare il Governo della Statale 650, luogo di tante tragedie stradali, sono i senatori di Fratelli d’Italia Etelwardo Sigismondi e Costanzo Della Porta, rispettivamente abruzzese di Vasto e molisano di San Giacomo degli Schiavoni.

“Una interrogazione a risposta orale per conoscere quali azioni il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti intenda intraprendere al fine di poter iniziare a programmare il raddoppio della strada statale 650 di Fondo Valle Trigno, nota come Trignina, e quali provvedimenti voglia assumere, nel breve periodo, per garantire la sicurezza della viabilità di questa strategica arteria stradale” scrivono i due senatori che hanno depositato il documento.

La richiesta arriva dopo i due incontri dei mesi scorsi in Prefettura a Chieti, dove l’ipotesi di raddoppio era stata avanzata con tanto di avallo dell’Anas e si era deciso di cercare una migliore concertazione fra i sindaci abruzzesi e molisani.

sigismondi della porta

“La Trignina – precisano i due parlamentari – è una strada che collega la costa adriatica con i comuni dell’entroterra situati al confine tra Abruzzo e Molise, realizzata negli anni Ottanta e che si estende per circa 78 km su un’unica corsia per ogni senso di marcia. Un tratto pericoloso che ha registrato nel corso degli anni numerose vittime a causa, soprattutto, della scarsa sicurezza della strada. Nell’interrogazione parlamentare – riferiscono – rendiamo note le riunioni svoltesi recentemente in Prefettura a Chieti e in Comune a San Salvo, alla presenza dei rappresentanti di Anas, delle Regioni Abruzzo e Molise, della Provincia di Chieti, delle numerose municipalità interessate e dei parlamentari eletti nelle due regioni, in cui sono state evidenziate tutte le criticità dell’infrastruttura. In particolare, è emerso che del raddoppio della strada, di cui si parla da circa venti anni, non esiste neanche un progetto di fattibilità economica. Va, inoltre, considerato che se originariamente la strada Trignina era stata pensata come un’arteria interessata esclusivamente dal traffico locale, da anni ha visto invece aumentare notevolmente il transito dei mezzi, anche pesanti per il trasporto delle merci e destinati, quest’ultimi, a crescere ulteriormente grazie all’insediamento nella zona industriale di San Salvo di uno stabilimento Amazon e alla recente classificazione dei porti di Vasto e Termoli come scali nazionali. E ancora – proseguono – la Trignina si collega alla strada statale 85 offrendo un valido collegamento tra le autostrade A14 e A1”.

Tutti questi motivi secondo i due esponenti di Fdi rendono “auspicabile implementare il collegamento tra i porti delle regioni Campania, Abruzzo e Molise. Un auspicio ben riposto – concludono Sigismondi e Della Porta – considerata la particolare attenzione che il governo Meloni sta mostrando sul tema delle infrastrutture, volta al potenziamento di quelle esistenti e alla realizzazione di nuove anche nell’ottica di ‘ricucire’ la costa tirrenica con quella adriatica”.

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