Si scatena il dibattito

Toma dà l’ok all’autonomia differenziata. Fanelli (Pd): “Tradita la volontà del Consiglio”

Il presidente annuncia di aver “dato parere favorevole al disegno di legge di Calderoli”. La consigliera: “A rischio la sopravvivenza del Molise”. Domani conferenza stampa indetta dalla consigliera comunale Alessandra Salvatore, neo eletta all'assemblea nazionale del Pd.

“Ho dato parere favorevole al disegno legge di Calderoli sull’autonomia differenziata” annuncia il presidente della Regione Donato Toma. Che aggiunge di aver fatto “anche dichiarazioni insieme con i colleghi governatori di centrodestra del Sud precisando che questo è un processo nel quale vogliamo entrare a pieno titolo, e reclameremo nelle sedi competenti la corretta definizione dei livelli essenziali di prestazione, la definizione di fabbisogni calcolati a costi standard”.

Una notizia che ha scatenato reazioni nel mondo politico e non. La capogruppo del Partito Democratico in Regione, Micaela Fanelli, attacca a testa bassa: “L’ok del presidente Toma alla Conferenza delle Regioni, che ha approvato lo scellerato disegno leghista di tagliare l’Italia in due, non può e non deve passare sotto silenzio, o peggio ancora con un’alzata di spalle. Così come non può passare sotto silenzio la latitanza dell’intero centrodestra molisano, che di fatto sta avallando la forma più bruta dell’autonomia differenziata, che avrà conseguenze tremende per i territori del Sud Italia, Molise in primis”.

Il motivo è presto spiegato: “La forbice delle disuguaglianze sociali si allargherà ancora di più e a pagare tutte le conseguenze saranno i molisani, non loro. Lo sa bene Toma, lo sanno bene tutti gli attuali esponenti della peggiore destra al governo della Regione Molise che, forse ancora non del tutto consapevoli, ma non per questo giustificabili, stanno mettendo a rischio l’unità del Paese, la sopravvivenza stessa del Molise”.

D’altronde, il 19 febbraio 2019, su mia specifica richiesta, “tutto il Consiglio Regionale, in seduta monotematica, votò un documento ben preciso e vincolante che impegnava Toma “a rivolgersi al Presidente del Consiglio e al Consiglio dei Ministri ed alla Conferenza delle Regioni per far sì che il Governo porti avanti un accordo tra le regioni in cui vi siano almeno la fissazione e la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”.

Micaela Fanelli

“E allora – prosegue Fanelli – ci spieghino i consiglieri e tutti gli esponenti di centrodestra come si giustifica il loro silenzio alla notizia che Toma, in perfetta solitudine, ha tradito ancora una volta la volontà del Consiglio, dando l’ok al DDL Calderoli. Se ne sono infischiati del Consiglio, se ne sono infischiati del confronto con gli enti locali, con il partenariato, con il tessuto produttivo e imprenditoriale. Questa è la triste verità”.

E ancora, “ci spieghino, come saranno definiti Livelli essenziali di prestazioni che, senza risorse per essere finanziati, non andranno a colmare nessun ritardo, stracciando di fatto il principio di uguaglianza sancito all’interno della nostra Costituzione? Dove sono gli 80 miliardi necessari a garantire i Lep per scuola, sanità e trasporti? Perse le speranze su Toma, che forse fa tristemente l’occhiolino alla Lega attualmente contraria a una sua candidatura bis alla guida della Regione Molise, dove sono i consiglieri di centrodestra? Dov’è la delegazione parlamentare di centrodestra?

Ma davvero pensano che basteranno le chiacchiere di “Giorgia” quando afferma che nessuna regione del Sud sarà lasciata indietro?”.

“Una chiamata alle armi – la definisce la consigliera del Pd – per difendere i diritti di tutti, non solo dei ricchi, del Nord e dei leghisti, che inizierà il prossimo 10 marzo, grazie alla Cgil Molise che ha organizzato quello che con tutta probabilità sarà l’incontro più importante di questa stagione politica. “No alle disuguaglianze politiche. Focus sull’autonomia differenziata” è il titolo del convegno al quale parteciperanno importanti relatori, quali il professor Gianfranco Viesti, già ospite del Gruppo Consiliare del Partito Democratico, con noi fin dal 2019, quando nel convegno “Regionalismo differenziato. L’Italia una e indivisibile”, denunciammo il disegno secessionista che la Lega stava già costruendo e attuando, sempre con il beneplacito di tutta la classe politica regionale di centrodestra. Ci vediamo il 10 marzo, alle ore 15, nella Sala della Costituzione di Campobasso. Difendiamo l’Italia, difendiamo il Molise e il nostro futuro”.

Intanto, Alessandra Salvatore, neo-eletta, per il Molise, nell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico con la mozione Elly Schlein, e i componenti del comitato molisano per Elly Schlein, terranno una conferenza stampa domani sabato 4 marzo alle ore 11.00 presso “Da Dieci”, in Corso Bucci a Campobasso, sul tema dell’autonomia differenziata.

“La notizia dell’avvio dell’Iter sull’autonomia differenziata esige una mobilitazione popolare, sociale e istituzionale: la riforma, così come congegnata, accentuerà il divario tra Nord e Centro Sud d’Italia in maniera irreversibile, penalizzando soprattutto le nuove generazioni e le tante persone che, già oggi, sono in difficoltà e non possono esercitare diritti costituzionalmente garantiti, a partire da quello alla salute. La nostra visione del Paese parte, invece, proprio da una rinascita economica e sociale del Sud Italia”.

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