Sanità & politica

Toma: “Per curare i molisani ci sono +10 mln ma c’è il veto sulla mia ricandidatura. Altri pensano ai propri interessi”

Dai nuovi tetti di spesa definiti a gennaio al potenziamento dei Distretti di Termoli e Isernia fino al nuovo centro Alzheimer e all'accordo con Federfarma per la distribuzione dei farmaci: il governatore annuncia le novità e lancia bordate ai big del centrodestra. "Non vogliono ricandidarmi per il secondo mandato, ma i due ruoli di presidente di Regione e di commissario ad acta sono distinti", dice riferendosi - pur non citandolo - all'europarlamentare Aldo Patriciello, proprietario del Neuromed

Dieci milioni in più per curare i molisani e per potenziare la sanità pubblica che “sarà più efficiente”: è una delle principali novità che il governatore e commissario ad acta Donato Toma e il suo vice Giacomo Papa annunciano a Palazzo Vitale, nel corso dell’incontro con la stampa per fare il punto sugli ultimi provvedimenti presi. La definizione delle risorse si colloca nell’ambito del decreto con cui lo scorso mese sono stati definiti i livelli massimi di finanziamento per gli operatori privati accreditati nel sistema sanitario regionale.

“Abbiamo assunto alla fine del 2022 i nuovi tetti di spesa per attribuire i budget alle strutture pubbliche e private della nostra regione accogliendo anche le istanze di tutti gli operatori della sanità di definire a inizio anno i tetti di spesa. E a gennaio lo abbiamo fatto”, spiega Toma riferendosi alla richiesta delle cliniche private di conoscere soldi e prestazioni da erogare per i molisani per poter pianificare le attività.  “Siamo stati tra i primi in Italia a definire il bugdet 2023, in Molise non si era mai proceduto in tal senso e per questo abbiamo ricevuto il plauso del Ministero della Salute. Abbiamo trasferito 10 milioni in più per la sanità, soldi che consentiranno di curare i molisani. Pensiamo prima a curare i cittadini di questa regione, poi gli altri”.

Toma fornisce le cifre esatte di questa ridistribuzione delle risorse: “Per i cittadini molisani il budget è passato dai 47 milioni del 2021 ai 56,6 milioni del 2023 con un incremento del 20,67%”. E spiega: “I budget sono stati determinati attraverso un’analisi approfondita del fabbisogno dei molisani che ha tenuto conto sia della produzione storica come suggerito da Agenas che dall’analisi delle prestazioni specialistiche effettuate negli ambulatori dei tre distretti sanitari e per fasce di età”. Il commissario prevede “la possibilità di aumentare il budget per le prestazioni salvavita qualora dovesse emergere una insufficienza di quello assegnato”. In settimana è previsto anche un confronto con Gemelli e Agenas per la radioterapia: “Agenas ha effettuato uno studio e ci ha dato degli indirizzi per i tetti di spesa. Gemelli ha chiesto un contraddittorio e la struttura commissariale sarà presente, noi siamo sempre aperti al dialogo”.

Il governatore cita poi lo stanziamento di maggiori risorse per i distretti di Termoli e Isernia che “erano stati penalizzati in passato a favore di Campobasso. L’obiettivo è quello di combattere la mobilità passiva di prossimità”. Un riferimento a quanto accade, ad esempio, nella città adriatica e in Basso Molise: i pazienti spesso si recano all’ospedale di Vasto o a Chieti per curarsi oppure si rivolgono alle strutture della provincia di Foggia e in particolare al presidio sanitario di San Giovanni Rotondo.

Tra gli altri provvedimenti il commissario ad acta cita l’approvazione del progetto Alzheimer e l’attivazione di un nuovo centro ad Isernia oltre alla nuova convenzione con Federfarma per la distribuzione dei farmaci che consentirà un risparmio di 600 mila euro all’anno. Tra poco invece sarà formalizzato il nuovo decreto relativo al protocollo per garantire i test che utilizzano la tecnologia Ngs (Next Generation Sequencing) per i pazienti oncologici e in particolare per chi soffre di adenocarcinoma metastatico del polmone. Al Ministero invece sono stati già inviati il documento per la riorganizzazione della rete territoriale (“l’ospedale di Agnone sarà potenziato come presidio di area disagiata”) e quello sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Si stanno infine ultimando il progetto relativo all’informatizzazione dei sistemi di controllo dell’appropriatezza delle prestazioni e quello sull’informatizzazione e sulla robotizzazione nei tre presidi ospedalieri pubblici della distribuzione dei farmaci.

Misure che si intrecciano con la valutazione dell’operato del direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano, il cui contratto è in scadenza, oltre alla possibile ricandidatura dello stesso Donato Toma a capo della Giunta regionale alle prossime elezioni di giugno. Nel centrodestra alcuni big si sarebbero opposti con forza ad un secondo mandato del governatore: Aldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia e proprietario della clinica Neuromed, sarebbe uno di questi come si vocifera negli ambienti politici. “Non vogliono ricandidarmi per il secondo mandato, hanno posto il veto su di me ma io sto tutelando la salute dei molisani. C’è chi non guarda alla salute dei molisani, ma ai propri interessi”, la bordata di Toma. Che puntualizza: “I due ruoli di presidente di Regione e di commissario ad acta sono distinti: l’attività commissariale è un’attività amministrativa ispirata alle linee guida del governo, quella del presiedente è un’attività istituzionale anche collegata ad una scelta politica dei cittadini. Le due cose non sono collegate, altrimenti non avrei accettato l’incarico di commissario in un campo così complicato come la sanità”.

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