Politica

Cotugno rientra in Giunta: tornerà ad occuparsi di turismo e cultura. E condanna minacce di morte a Toma e Patriciello

Il governatore ha firmato il decreto di nomina e ha assegnato all'assessore le stesse deleghe di cui si occupava prima delle sue dimissioni. Cotugno sarà anche vice presidente dell'esecutivo regionale

Vincenzo Cotugno torna ad essere assessore nella Giunta guidata da Donato Toma. Il governatore ha firmato il decreto con cui ha assegnato all’esponente di Orgoglio Molise le stesse deleghe di cui si occupava prima delle sue dimissioni: turismo e cultura, internazionalizzazione delle imprese e accesso al credito, marketing territoriale, molisani nel mondo. Vincenzo Cotugno sarà anche vice presidente dell’esecutivo regionale. Ed è stato reintegrato “nel ruolo di Assessore regionale con le stesse deleghe oggetto della
precedente rinuncia, visto l’impegno profuso nello svolgimento dell’incarico assessorile e dei risultati fino ad ora raggiunti”, scrive il capo di Palazzo Vitale nel suo provvedimento.

Il presidente Toma aveva annunciato nella conferenza stampa di fine anno la sua intenzione di procedere in tal senso, ossia di designare di nuovo Cotugno nella sua ‘squadra’ di governo. Cotugno aveva rassegnato le sue dimissioni prima di Natale per superare la paralisi che si era determinata in Prima commissione sul bilancio a causa delle costanti assenze di Gianluca Cefaratti, consigliere regionale di Orgoglio Molise come Cotugno. Solo con la presenza di quest’ultimo i documenti contabili sono stati approvati e pochi giorni dopo hanno ricevuto il via libera anche del Consiglio regionale e hanno posto fine a giorni tormentati e tumultuosi per la politica regionale.

“Mi sono dimesso per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini”, le parole espresse da Cotugno nella conferenza stampa organizzata alla vigilia di Natale e tenuta proprio assieme al governatore. Che ora ha deciso di reintegrare l’esponente di Orgoglio Molise nella sua Giunta.

Cotugno: “Mie dimissioni scelta dettata da responsabilità per i cittadini”. Toma su Cefaratti: “Trucchetti da passatella al bar. Ma il governo va avanti”

 

Con una nota inoltre l’assessore reintegrato condanna le minacce arrivate non solo al presidente del Molise Donato Toma ma anche all’europarlamentare Aldo Patriciello, come egli stesso conferma:

“Ho appreso con sdegno e costernazione la notizia che due dei principali protagonisti della politica molisana hanno subito minacce per sé e i propri cari. Voglio esprimere al Presidente Toma e all’On. Patriciello la mia profonda solidarietà e il mio incondizionato sostegno di fronte a fatti così inquietanti. Si tratta di una circostanza preoccupante, che deve spingere tutti noi ad una riflessione seria ed intellettualmente onesta sulla necessità di riportare il dibattito politico molisano sui binari della correttezza e del confronto democratico”.

Cotugno prosegue: “Il nostro paese ha vissuto anni bui, allorquando la violenza verbale dei cattivi maestri si è trasformata in azioni criminose, compromettendo per lungo tempo lo sviluppo democratico delle nostre istituzioni. Auspico che tutti i cittadini molisani, a cominciare da quanti hanno quotidiana frequentazione con i social networks, assumano con responsabilità il loro ruolo di decisori politici. Bisogna riportare il confronto nelle piazze, nei convegni, nei dibattiti dove ciascuno deve far valere le proprie idee nel rispetto dell’altro. Bisogna riaffermare con forza, senza se e senza ma, i principi di tolleranza e di libertà”.

 

Lettera con pesanti minacce di morte al presidente Toma, ai suoi familiari e ai collaboratori politici

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