Le unità speciali di continuità assistenziale – le Usca – non verranno prorogate, sono state cancellate definitivamente. “E’ stato deciso in una norma nazionale”, ha chiarito alle tv locali il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano. Ma oggi (1 luglio), nel primo giorno in cui è venuta meno l’assistenza garantita a domicilio ai malati covid dalle squadre speciali sono iniziati i problemi per i medici di famiglia: i centralini degli studi dei medici di famiglia sono stati presi d’assalto dalle persone che hanno sintomi più seri dovuti all’infezione. In Molise, poi, il virus si sta diffondendo velocemente, come ha attestato la fondazione Gimbe.
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Per questo oggi il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Angelo Primiani incalza il governatore-commissario alla sanità Toma e racconta le difficoltà riscontrate negli ambulatori di medicina generale. “Tantissimi pazienti non sanno a chi rivolgersi, stanno intasando i centralini degli studi medici. Questa è una anomalia del Molise, nelle altre Regioni il servizio è stato prorogato attraverso finanziamenti regionali”. Parole che smentiscono quelle del vertice Asrem.
“Siamo consapevoli delle ristrettezze economiche della Regione ma un’alternativa andava trovata immaginando un affiancamento tra medici delle Usca e medici di medicina generale, si poteva offrire una prestazione fondamentale ai tanti cittadini molisani che oggi stanno combattendo con il Covid. E’ assurdo che in una regione come la nostra oggi accada un fatto del genere ma è ancora più assurdo che nessuno abbia ritenuto opportuno dare informazioni ai pazienti covid”.
Primiani annuncia che saranno chieste “risposte immediate” al governatore nonchè commissario ad acta per la sanità Donato Toma.
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