Politiche sociali

Disabilità e assistenza domiciliare, arrivano 3,7 mln del Fondo non autosufficienza

Ad annunciarlo l'assessore regionale alle Poliche sociali Filomena Calenda: "Abbiamo finalmente ottenuto le risorse che saranno trasferite agli Ambiti"

Forse è una casualità, ma poche ore dopo le bordate del consigliere regionale Pd ed ex assessore Vittorino Facciolla la titolare delle Politiche sociali nel governo Toma annuncia: “Abbiamo finalmente ottenuto il trasferimento delle risorse previste che nei prossimi giorni saranno quindi trasferiti agli Ambiti per tutti gli interventi a favore delle gravi disabilità, per i servizi di assistenza domiciliare e per la figura dei caregiver”. Parole di Filomena Calenda che illustra le somme trasferite alla Regione Molise per l’anno 2020 all’interno del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza: 3 milioni 768 mila 600 euro.

Come è noto, con la deliberazione di Giunta regionale numero 79 del 6 marzo 2020, la Regione Molise ha approvato il Programma Regionale per la Non Autosufficienza per 2019-21 per il quale erano state stanziate le risorse in favore delle Regioni per tutto il triennio in questione (da realizzare negli anni di effettiva erogazione dei finanziamenti ovvero 2020, 2021 e 2022). Tra il 2019 e il 2021 sono stati stanziati poco più di 3,7 milioni all’anno.

“Il Fondo 2019  – come ricorderete – era stato interamente trasferito dallo Stato alla Regione Molise per l’attuazione della prima annualità del programma regionale ed era stato incrementato con ulteriori 400 mila euro di risorse regionali (come stabilito nella delibera di Giunta 79/2020)”, riferiscono dall’Assessorato. “Tutti gli Ambiti Territoriali Sociali hanno ricevuto sia la quota di risorse statali che quella di parte regionale. L’avvio del programma era stabilito a partire da giugno 2020 per i successivi 12 mesi.

Il Fondo 2020 invece non era stato ancora trasferito dallo Stato perché erano emerse alcune criticità in merito alla rendicontazione dei Fondi delle annualità pregresse che sono quelle del 2016 e del 2017″.

Quindi, le parole dell’assessore Calenda, “ci siamo messi quindi al lavoro per risolvere una problematica che si era creata negli anni precedenti e terminata la rendicontazione di cui ci era stato chiesto conto”.

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