Quando si passa di lì, una certa suspense la si prova. Perché l’attraversamento pedonale che da via Mazzini e via Veneto garantisce l’approdo a piazza Cesare Battisti non sembra certo il migliore tributo al concetto di sicurezza.
Innanzitutto perché la segnaletica orizzontale che dovrebbe evidenziare il tragitto destinato ai passanti è ormai solamente un lontano ricordo, bistratta e consumata dalla congiura del tempo e dal continuo via vai delle auto; in secondo luogo perché quel tratto è stato concepito e installato proprio in prossimità di una curva.
Una posizione problematica, capace di innescare potenziali fattori di rischio: la visuale degli automobilisti che giungono da via Veneto, infatti, non è completamente libera e i conducenti molto spesso riescono a scorgere i pedoni solo all’ultimo momento. Anche perché – diciamoci la verità – non sempre chi attraversa usa l’accortezza di guardarsi attentamente attorno prima di metter piede sulle strisce (o su ciò che ne resta, in questo caso), sacrificando la prudenza a beneficio di una telefonata in auricolare o, ancora, delle “irresistibili” luci dello smartphone.
Una circostanza meritevole di particolare attenzione, dal momento che il passaggio in questione – quotidianamente utilizzato da tantissimi cittadini, inclusi i giovanissimi alunni degli istituti scolastici limitrofi – si trova al centro di una delle vie più trafficate della città e il flusso veicolare, da quelle parti, è considerevole.
“Rivisitare” il posizionamento dell’attraversamento, provvedendo inoltre a garantirne una maggiore visibilità, rappresenterebbe un’operazione estremamente saggia: in termini di sicurezza, in primis, ma anche secondo una logica di prevenzione. La tempestività, a volte, è il migliore antidoto al rimorso.
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