Campobasso

Forzano un posto di blocco dei carabinieri, in auto oltre 100 grammi di coca: 3 giovanissimi in arresto, c’è anche la figlia della siciliana

I militari del nucleo operativo e radiomobile di Campobasso hanno fermato tre giovanissimi: Pasqualina Bellavia (detta "Veronica"), Gianluca Ciocca e Marco Grande. Avevano provato a sfuggire all'alt del posto di controllo e addosso portavano diversi grammi di sostanze stupefacenti. Per tutti è scattata la custodia cautelare in carcere

Tre giovanissimi, poco più che ventenni – una donna e due uomini – sono stati fermati dopo un breve inseguimento.

L’auto sulla quale viaggiavano ha infatti forzato il posto di blocco che era stato organizzato dagli uomini del nucleo operativo e radiomobile nell’ambito dei normali servizi di controllo del territorio.

Ne è nato dunque un inseguimento che si è concluso poco dopo con il fermo delle tre persone a bordo. Si tratta di Pasqualina Bellavia, Gianluigi Ciocca e Marco Grande. La giovanissima è la figlia di Anna Arnone arrestata dalla squadra mobile di Campobasso nell’ambito di operazione “cannoli siciliali”.

La donna, siciliana, fu arrestata dagli agenti della questura di via Tiberio due anni fa, quando di rientro da Palermo assieme al compagno, Nicastro L., scesero al Terminal bus del capoluogo. Nelle borse da viaggio, nascosti dai cannoli siciliani, avevano portato dalla Sicilia anche 700 grammi di hascisc, 50 grammi di cocaina purissima, 15mila euro, una pistola, 60 proiettili.

Questa sera è toccato alla figlia, che si fa chiamare “Veronica”.

Il suono delle sirene dei carabinieri ha dato subito il senso dell’importanza dei fatti che si erano appena consumati. Una volta portati in caserma, i tre, prima di scendere dalle auto militari si sono coperti il volto per paura di essere intercettati da passanti e dai fotografi nel frattempo giunti sul posto.

Una volta entrati negli uffici di via Mazzini sono scattate le perquisizioni e le procedure di rito. Che si sono concluse con il sequestro di oltre cento grammi di cocaina che erano stati opportunamente occultati.

Giovanissimi, dunque, che ancora una volta rientravano da un viaggio di “rifornimento” che si è concluso nella caserma di via Mazzini.

Per i tre il sostituto procuratore ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari. Marco Grande è difeso su nomina di fiducia dall’avvocato Giuseppe Fazio, la giovane donna detta “Veronica” è difesa dall’avvocato Teresa Discenza infine Gianluigi Ciocca dall’avvocato Letizia Di Lena. Le indagini proseguono e puntano non solo a scoprire l’eventuale grossista che gli ha venduto la cocaina, pare purissima, ma anche i destinatari di un quantitativo – una volta tagliato – rilevante per la piazza di Campobasso. I tre, devono rispondere di spaccio e oltraggio.

 

 

commenta