Repetita iuvant

Certificato medico, l’Ordine ribadisce: “Solo per assenze da scuola superiori a 5 giorni”

C’è confusione sul certificato di riammissione a scuola dopo una assenza prolungata di qualche giorno. Ecco perché l’Ordine dei Medici, sollecitato da pediatri e medici di famiglia, ha scritto una lettera alla dirigente scolastica regionale Anna Paola Sabatini per chiarire che “nessun certificato medico è dovuto per assenze inferiori a cinque giorni e mai se, queste ultime, non riconducibili a stato di malattia”.

Una precisazione importante che segue le lamentele dei medici i cui studi e ambulatori, con la ripresa delle lezioni in presenza, sono affollati dalle famiglie degli studenti ai quali le dirigenze scolastiche chiedono il certificato medico anche per meno di 5 giorni di assenza.

Carolina De Vincenzo e Giuseppe De Gregorio, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Ordine dei medici hanno così spiegato che “la legislazione vigente è chiara e non interpretabile ad personam”. La lettera indirizzata alla Sabatini è stata inoltrata anche alla direzione Salute della Regione Molise guidata da Lolita Gallo. Per prevedere regole diverse da quelle vigenti, infatti, si dovrebbe modificare l’intesa già sottoscritta tra l’Ufficio scolastico regionale e gli Ordini provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Campobasso e Isernia il 14 giugno 2017 (“L’alunno che sia dalla scuola per più di cinque giorni, può esservi riammesso soltanto  previa  visita  di controllo del medico scolastico, ovvero, in assenza di questi, dietro presentazione alla direzione della  scuola  o  dell’istituto  di  una dichiarazione del medico curante circa la  natura  della  malattia  e l’idoneità alla frequenza”).

Indirizzo ribadito anche nel Dpcm del 25 febbraio 2020 “che ha previsto il certificato medico per le assenze dovute a malattia superiori a 5 giorni, ma con efficacia del dispositivo fino al 31 marzo”.

Le disposizioni legislative di cui sopra – leggiamo nella lettera – non prevedono, evidentemente, possibilità interpretative né tantomeno richieste arbitrarie da parte dell’autorità scolastica, fattispecie che determinerebbe, con l’impossibilità per lo studente del rientro alla frequenza, un grave nocumento per sé e la sua famiglia. Alla luce di quanto rappresentato, e in mancanza di altra disposizione nazionale e/o regionale, nessun certificato medico è dovuto per assenze inferiori a cinque giorni e mai se, queste ultime, non riconducibili a stato di malattia”.

Alla Sabatini è stato chiesto di inoltrare la precisazione a tutti i dirigenti scolastici per stanare dubbi e perplessità che pure sono stati già rappresentati all’Ordine dei medici.

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