Primati negativi

Siccità record in regione, cala anche il Liscione e si teme per l’agricoltura. Per Molise Acque “Non c’è emergenza”

Non piove da un mese, il presidente di Molise Acque rassicura sull'invaso: "Non è una situazione preoccupante ma da monitorare e lo facciamo costantemente. Il nostro bacino si alimenta da diversi corsi d'acqua, il ritorno della pioggia farà risalire il suo livello".

Il Molise è la regione italiana che negli ultimi trenta giorni è rimasta più all’asciutto dell’intera penisola: ben il 93 per cento del nostro territorio è interessato dal fenomeno della siccità, come ha evidenziato il meteorologo Gianfranco Spensieri.

“Una persistente combinazione di temperature elevate e precipitazioni assenti ha generato un notevole stress idrico. Questa condizione perdura, provocando impatti significativi che si riflettono ancora oggi. La maggior parte di queste regioni è attualmente afflitta da una grave siccità, come evidenziato dai dati dell’osservatorio della siccità con il Molise che ha il triste primato”.

siccità

Insomma, un record negativo questa totale assenza di pioggia che rischia di avere ripercussioni sui mesi a venire anche nel settore dell’agricoltura. L’invaso del Liscione, deputato per eccellenza all’irrigazione dei campi (più che a scopi potabili) è sceso a circa 117 metri di profondità. Un anno fa era a 121. Ma secondo il presidente di Molise Acque, Stefano Sabatini, non c’è una situazione di emergenza.

“Il lago è costantemente e continuamente monitorato non solo da noi, ma anche dalla Protezione Civile. Le centraline elettroniche di controllo sono sparse ovunque. Da quando c’è stato l’alluvione, nel 2003, l’invaso è diventato un ‘sorvegliato speciale’. Naturalmente ci mette più in allarme il rischio inverso alla siccità, ma è chiaro che anche un abbassamento del suo livello di profondità è un dato importante da raccogliere e di cui tener conto. Non parlerei, però, di situazione preoccupante oggi per almeno due ragioni: la prima è che con il ritorno delle piogge il livello dell’invaso tornerà velocemente ai livelli dell’anno scorso e la seconda deriva dal fatto che il Liscione è un bacino imbrifero, significa che si riempie con l’acqua proveniente da diversi corsi, non dimentichiamo che il Biferno ha molti affluenti e poi la zona da cui si alimenta l’invaso è grade quasi mille chilometri quadrati (Bocca della Selva, il Matese, Campitello)”.

Questo significa che se dovesse nevicare in montagna il lago di Guardialfiera ne raccoglierebbe i benefici. Non resta che attendere le precipitazioni, dunque e l’allontanamento dell’anticiclone che ci ha regalato clima mite e tempo stabile.   (AD)

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