Il monotematico sul nulla

Il Consiglio sulla sanità è tutto un rinvio. “State svilendo questa assise, è una farsa” e le opposizioni abbandonano l’aula

Seduta piuttosto imbarazzante per la massima assise della Regione Molise che oggi, di fatto, non ha discusso del nulla se non della decisione - con inevitabili critiche da parte della minoranza - di non decidere alcunchè. L'assessore con delega alla Sanità Iorio, infatti, 'sbalordendo' un po' tutti ha chiesto il rinvio - punto dopo punto - degli argomenti in trattazione

Rinvio dopo rinvio, risultato: dei 7 punti all’ordine del giorno nel Consiglio regionale – tutti a tema sanità – di stamane 30 gennaio, ad eccezione di uno (in cui peraltro Iorio e altri hanno votato con l’opposizione tanto che la mozione di Romano è stata approvata, ndr), per tutti è stata differita la discussione. Si potrebbe riassumere così l’andamento di circa 2 ore di discussione – o meglio di ‘non discussione’ – che ha portato i consiglieri di minoranza, verso la fine della mattinata a Palazzo D’Aimmo, ad abbandonare l’aula. Con toni – piuttosto eloquenti – di dissenso e di “rammarico”, citando l’espressione utilizzata dal consigliere M5S Andrea Greco che ha così annunciato la decisione: “Mi duole perché ritengo che questo sia il luogo principe del processo democratico” e che invece – questa la critica delle varie voci delle opposizioni – “questa maggioranza sta svilendo e svuotando del suo ruolo e delle sue prerogative”.

A provocare da subito scintille l’annuncio del consigliere Michele Iorio di voler rinviare “tutti i punti legati al Pos 2023-2025” adducendo come motivazione il fatto che “potremo essere più precisi e completi in un altro momento, ora si tratta di una bozza e alcuni punti potranno essere meglio chiariti dalla Struttura Commissariale (che ha redatto il documento, ndr)”. È bastato questo annuncio per far infervorare i consiglieri di minoranza presenti. Così Greco: “Trovo irrituale che l’assessore con delega alla sanità ci chieda di rinviare discussione su Pos. Cos’è? È venuto impreparato?”

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Ricordiamo come fossero questi i punti all’ordine del giorno, chiaramente non tutti – e neanche la maggior parte – afferibili al Piano operativo sanitario.

pallante consiglio regionale

Il ‘rituale’ del Consiglio, come rammentato dal Presidente Pallante e non senza una stilettata a Iorio richiamato all’ordine, prevede però che la richiesta vada fatta punto per punto. Si comincia allora dal punto 2, quello sulla mozione presentata da Greco, Primiani, Gravina e Romano sull’Integrazione dei contratti 2023 per l’acquisto delle prestazioni dalle strutture private (Neuromed e Responsible). Duro, durissimo, Greco: “Perché ci chiede il rinvio? Ha subito pressioni politiche perché questo argomento non si affronti in Aula? Sono 3 mesi che aspettiamo, perché la firma c’è stata a settembre 2023, e parliamo di 100 milioni di euro”. Puntuta la risposta di Iorio: “Io non prendo ordini da nessuno, consigliere Greco”.

Ma la ‘sfilata’ dei rinvii è solo all’inizio. E così va avanti l’irrituale Consiglio, con l’imbarazzante ‘balletto’ di richieste di Iorio seguite dall’annuncio – critico – di voto contrario degli esponenti di minoranza per terminare con la votazione in cui la maggioranza dice sì e l’opposizione dice no. “Lei (così Greco rivolto a Iorio, ndr) teme di dover affrontare determinati discorsi e la cosa mi preoccupa e non poco. Non è normale che l’assessore decida l’ordine del giorno del Consiglio. Inauguriamo oggi una nuova stagione, ledendo così le prerogative dei consiglieri. Questo è un precedente mai visto”. Iorio replica: “Non è voler sfuggire al dibattito, sto solo chiedendo un rinvio, magari a 7 giorni, per evitare una discussione che possa creare confusione visto che ne riparleremo con notizie più precise”. Per la dem Salvatore è una richiesta semplicemente “inammissibile”. E ancora: “Quotidianamente rilasciate dichiarazioni ai giornali (il riferimento è all’emodinamica di Isernia, ndr), credo dunque che lei dovrebbe essere addentro agli argomenti ma evidentemente non è così. Oggi si doveva discutere del tema dei temi, ma lei chiede il rinvio. Allora – la chiosa – meno dichiarazioni alla stampa e più discussioni in Consiglio”.

Il gioco delle parti (politiche) si inalbera ulteriormente quando ci si accorge che non è tanto la discussione sulla mozione relativa al Pos quella rispetto alla quale si chiede il rinvio, ma un po’ tutte. Punti 2 (come detto), 3 (osservazioni al Pos), 5, 6 e 7. Dunque salta anche la richiesta di assistenza pediatrica ambulatoriale nei festivi e prefestivi, il rifinanziamento del Fondo per il contrasto dei disturbi dell’alimentazione così come la richiesta di impegno, da parte del presidente della Giunta (peraltro oggi assente) per la pediatria sul territorio. In una parola, tutto rinviato.

“Non gridiamo allo scandalo per la richiesta di differimento, che ci può anche stare. Ma poniamo un problema politico, perché è evidente che c’è un caos istituzionale mai visto, nei rapporti tra Giunta, Ministeri, Commissari. È assurdo, il tempo impiegato oggi per discutere di pregiudiziali ecc. potevamo impiegarlo per discutere di temi che avevamo fatto oggetto di mozioni mesi fa, ma che sono attuali anche ora e lo saranno in futuro”, così il consigliere Romano. “Queste non sono tanto richieste della minoranza, sono esigenze – reali – dei molisani”, sottolinea aspra la consigliera Fanelli.
Che aggiunge: “Quanto accaduto oggi è l’esempio plastico del fatto che questa Regione non abbia una guida. C’è un presidente?” la domanda ‘retorica’ e più volte indirizzata alla Giunta targata Roberti.

Insomma, il ‘fuoco di critiche’ è comune. A dare il la al ‘valzer degli addii‘ è proprio Fanelli: “Basta con questa farsa, inutile continuare. Abbandono l’aula”. Le fa eco il consigliere Facciolla che parla di “utilizzo autarchico e oligarchico di quest’aula. Presidente Pallante, lei faceva le barricate per la centralità del Consiglio, e ora? Questa assise legislativa ormai non fa più nulla. Vogliamo continuare con mozioni, interpellanze e interrogazioni a pompa? Oggi, poi, le avete rinviate tutte. Vi chiedo di ridare dignità a questo consesso. In caso contrario vi facilitiamo il compito, noi ce ne andiamo”. Per Primiani, M5S, “non ha più senso, siamo venuti in quest’aula a discutere del nulla. State svilendo la più alta istituzione di questa Regione. Evitate al Molise di fare questa figura”. Poi Salvatore: “Non avete neanche voluto discutere la mozione sul fondo per i disturbi della nutrizione, e invece si sarebbe dato un bel segnale. Buon proseguimento dei lavori”, la battuta sarcastica. Rincara, e chiude, Greco: “Non possiamo far altro che abbandonare i lavori, e personalmente mi fa male tantissimo perché ritengo che questo sia il luogo della verità”.

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