In attesa dei nuovi plessi

Riapertura scuole, il Comune di Isernia riorganizza aule e spazi per gli studenti

I cambiamenti riguardano alcune classi degli istituti scolastici San Pietro Celestino, San Lazzaro, San Leucio, Miranda e via Umbria.

Le vacanze stanno per terminare e per gli studenti molisani si avvicina il suono della prima campanella. Nelle ultime settimane l’Amministrazione comunale di Isernia ha riorganizzato parzialmente gli spazi che ospiteranno gli alunni in vista dei futuri interventi di riqualificazione di alcuni edifici. Su tutti, lo stabile di via Umbria (che un tempo ospitava il centro anziani, ndr) che verrà demolito e ricostruito e la sede storica della Giovanni XXIII che sarà ricostruita.

Nello specifico, questi saranno i trasferimenti che interesseranno alcune classi dei due istituti comprensivi di competenza comunale per l’anno scolastico 2023/2024. Innanzitutto, due classi della San Pietro Celestino si sposteranno dal V Settore (Acqua Solfurea) all’edificio Calabrese della zona Pip di Miranda (verranno ricavate due aule nei piani già abitati), mentre quattro classi lasceranno l’edificio della scuola “V. Tagliente” di zona San Lazzaro e si sposteranno nel complesso scolastico di Via Umbria: una classe all’edificio “M. Iavagnilio”, tre classi all’edificio colorato (aule 4-5-6).

E ancora, cinque classi della Primaria San Leucio resteranno, in attesa dell’inizio dei lavori di demolizione e ricostruzione, nell’ex Centro Anziani di via Umbria. Altre cinque classi della Primaria San Leucio restano nell’edificio della scuola “M. Iavagnilio”. Mentre dieci classi resteranno nell’edificio colorato di via Umbria, due (che faranno posto all’Infanzia San Leucio) andranno al Polo Nuovo sempre in via Umbria.

Dal Comune pentro spiegano che “al centro di ogni decisione abbiamo messo la sicurezza e il benessere dei nostri alunni, la necessità di consegnare ambienti adatti a fare scuola, anche provvedendo alla sistemazione di alcuni locali in modo da garantire la consegna di luoghi idonei allo svolgimento delle attività didattiche. Una rimodulazione che rappresenta il primo passo di un più ampio percorso verso un ritorno alla normalità. Iniziamo a tracciare la rotta che, in futuro, riporterà il nucleo delle attività didattiche nel centro cittadino”.

Consapevoli che qualche difficoltà di adattamento ci potrà essere, “chiediamo un piccolo sforzo alle famiglie nel comune interesse di giungere, in futuro, ad una complessiva e stabile riorganizzazione dell’intera rete di edilizia scolastica. Ciò sarà possibile, gradualmente, ad ultimazione dei lavori di ristrutturazione degli edifici cittadini adibiti a plessi scolastici. Nel frattempo riteniamo di aver individuato soluzioni che rispondono alle esigenze del momento senza perdere di vista gli obiettivi a lungo termine. Ringraziamo gli organi scolastici dei due Istituti per la disponibilità e per la comprensione mostrate in questa delicata fase. Essere comunità vuol dire venirsi incontro e ragionare insieme per il bene collettivo”.

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