Il caso giudiziario

Interdittiva antimafia (poi revocata) a clinica di proprietà Neuromed, Romano interroga Roberti: “Verificare tentativi di infiltrazione”

Il consigliere di opposizione ha presentato un'interrogazione al presidente per chiedergli di vigilare sulla vicenda che chiama in causa una delle cliniche dell'eurodeputato Aldo Patriciello

Una clinica campana di proprietà dell’Istituto Neuromed è stata raggiunta da una interdittiva antimafia nell’ambito di una inchiesta della Dda di Napoli. Adesso il caso arriva in Molise visto che il consigliere regionale di opposizione Massimo Romano ha presentato un’interrogazione al presidente Francesco Roberti per chiedergli se sia a conoscenza della vicenda e se intenda prendere provvedimenti riguardo ai rapporti fra la Regione Molise e l’istituto Neuromed.

La vicenda è emersa il 20 giugno scorso quando la Prefettura di Napoli ha interdetto la clinica Ios di Pomigliano d’Arco legata all’Istituto Mediterraneo Neuromed appartenente alla famiglia dell’eurodeputato di Forza Italia Aldo Patriciello. L’interdittiva è scattata dopo l’arresto del padre dell’ex presidente del Cda, Michela Rostan, che è anche ex deputata di Forza Italia.

Emilio Rostan, il padre dell’esponente politica, è stato coinvolto in una inchiesta della direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per voto di scambio politico mafioso prima delle elezioni comunali 2021 nel paese di Melito. E’ stato arrestato e successivamente scarcerato, e il 20 giugno la Prefettura di Napoli ha interdetto la Ios di Pomigliano d’Arco, che solo qualche giorno dopo ha fatto ricorso al Tar. A luglio scorso i giudici hanno parzialmente accolto il ricorso poiché la chiusura della clinica avrebbe provocato grossi problemi dal punto di vista sanitario. Se Ios fosse rimasta non operativa – la sostanza – non sarebbero stati garantiti i Lea, livelli essenziali di assistenza. Tuttavia i giudici hanno rimarcato la fondatezza dell’interdittiva sottolineando l’importanza di una gestione straordinaria ma la decisione dovrebbe arrivare nella prossima udienza fissata a novembre.

All’interno del CdA della società di Pomigliano c’era anche Michela Rostan, figlia di Emilio Rostan, nonché ex deputata di Forza Italia, che ha lasciato l’incarico nel consiglio d’amministrazione. Venuto a conoscenza di questa vicenda, il consigliere regionale di Costruire Democrazia Massimo Romano ha presentato una interrogazione facendo riferimento a quanto contenuto nell’articolo pubblicato da Repubblica il 3 agosto scorso in cui veniva spiegata l’intera vicenda.

Al momento in cui questo articolo viene pubblicato, nel tardo pomeriggio di domenica 10 settembre, la Prefettura di Napoli ha revocato l’interdittiva, come abbiamo appreso dalla Ios il giorno successivo e come abbiamo precisato in questo articolo

Ios Spa, la precisazione dopo l’interrogazione del consigliere Romano: “Interdittiva antimafia è stata revocata”

Tuttavia l’interrogazione di Romano si riferisce ai rapporti fra la Ios e l’istituto Neuromed con sede a Pozzilli, Isernia. Romano infatti interroga Roberti per chiedergli se sia a conoscenza dell’interdittiva, se intende vagliare la documentazione acquisita dalla Prefettura di Napoli riguardo all’informativa antimafia e se intende valutare qualsiasi azione necessaria alla tutela e alla garanzia del diritto alla salute dei cittadini molisani.

L’esponente di minoranza domanda se è stata fatta formale comunicazione istituzionale agli organi proposti e in particolare al commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro, al subcommissario, ai ministeri dell’Economia e della Salute e al tavolo tecnico per la verifica dell’attuazione del piano di rientro.

Inoltre Romano chiede che vengano svolti tutti gli adempimenti per la stipula da parte della direzione generale della salute della documentazione antimafia dalla quale, rimarca Romano “deve risultare che non sussistono le cause di decadenza, sospensione, divieto previste dalla normativa antimafia, né tentativi di infiltrazione mafiosa”.

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