Ii edizione del good times blues festival

Il Blues rilancia il turismo. “Il festival che tutti vogliono nella regione che non esiste raddoppia”. E attira gli stranieri: 250 ballerini iscritti

A Guglionesi la seconda edizione della manifestazione di ballo voluta da Adamo Ciarallo. 250 iscritti da tutto il mondo pronti a scendere in pista nella Castellara Square

“E’ il festival che tutti vogliono – come lo definisce il suo direttore artistico Adamo Ciarallo – e lo dicono gli appassionati di ballo che lo scorso anno sono arrivati a Guglionesi e hanno scoperto un paese dove potersi divertire e ballare il Blues. Subito dopo ci hanno chiesto di poterci rivedere l’estate successiva, ed eccoci qua”. E ora torna il Good Time Blues Festival di nuovo a Guglionesi e si prepara per la sua seconda edizione ancora una volta dai grandi numeri.

A partire dai giorni che il ballo blues animerà il centro cittadino, quest’anno le serate raddoppiano: si ballerà da mercoledì 12 a lunedì 17 luglio, sei giorni di danze e di attività collaterali che vedranno i ballerini protagonisti di workshop di ballo popolare del sud, assaggi di olio e vino e poi ancora laboratori della pasta, pizza, pane e formaggio a cui si aggiungono anche quelli di uncinetto, tombolo, ricamo e infine il giro sulle auto d’epoca.

Good time blues festival 2023

E’ la nuova forma di turismo, che passa attraverso un elemento attrattivo, il ballo, in questo caso blues, che diventa il motore di un festival di ampio richiamo. E i numeri lo confermano: 250 persone iscritte e altrettanti posti letto trovati in paese, tra case riaperte, piccole strutture, agriturismi e beb. Tanti ballerini provenienti da tutte le parti del mondo: arriveranno dall’Australia, e poi dal Canada, dalla Cina, da Hong Kong e dagli Stati Uniti. Saranno almeno una trentina i ballerini d’oltreoceano, a cui si aggiungeranno più di 80 italiani e ancora francesi, tedeschi, inglesi, e poi turchi, polacchi, spagnoli mentre qualcuno arriverà da Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lituania, Paesi Bassi, San Marino, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ucraina.

Sembra che il maestro e direttore artistico abbia trovato la chiave per una nuova forma di attrazione culturale e un nuovo modo di fare turismo: un piccolo borgo alle porte della costa, spazi perfetti per ricreare una sala da ballo all’aperto e coinvolgere un gran numero di persone, attività collaterali che coinvolgono i piccoli produttori e le memorie storiche del territorio, strutture ricettive che rispondono perfettamente alle esigenze e anche case in disuso che tornano a rianimarsi. Non solo gastronomia e territorio, ma una forma più ampia di cultura che questa volta vede protagonista il ballo, un filo rosso che abbraccia il mondo, e lo dimostrano i tanti provenienti da ogni parte della terra.

Lo scorso anno era stata una scommessa, più che vinta visto l’entusiasmo dei protagonisti e dei tanti che hanno partecipato alle serate per curiosità, tra cittadini guglionesani e di altri paesi limitrofi. Sarà l’evento che darà una nuova linfa vitale al turismo del territorio del Basso Molise visto che tanti sono stati coinvolti dal direttore artistico Adamo Ciarallo e dal suo rinnovato gruppo di collaboratori dell’associazione Good Time Blues Festival con cui sta lavorando da ottobre scorso per portare artisti di fama internazionali tra ballerini e musicisti. Ora è diventata una certezza e una conferma che torna dopo un anno di lezioni organizzate ogni mese in paese, un modo per continuare a tenere il filo del festival dallo scorso appuntamento e questo di quest’anno.

L’entusiasmo del suo ideatore a pochi giorni dall’apertura degli appuntamenti è quello di sempre, pronto a mettere in scena uno spettacolo ma soprattutto un appuntamento ricco di attività, eventi, con un intero paese coinvolto. “Bisogna credere in questi progetti – aggiunge – e lavorare con impegno e tanto tempo per creare qualcosa di bello e di importante, ci ho lavorato per dieci anni e sono contento di essere riuscito a realizzarlo e anche a riportarlo nella regione che non esiste, ha un carattere internazionale che permette di aprire la mente, perché il ballo non ha colori, è di tutti e per tutti“.

Si partirà mercoledì con Kevin Leo Sextet e Dandrea a partire da mezzanotte e trenta nella piazzatte di Santa Chiara; da giovedì 13 luglio gli eventi si sposteranno a Castellara, nella villa comunale – che per la traduzione è diventata Castellara Square dalle 22.30 prima i Noreda Graves and her band, cantante cresciuta con il gospel, americana da anni in Italia e ora dedita al blues e al soul, poi a seguire Francesca Confortini and The London Blues Collective. Venerdì sempre dalle 22.30 Kevin Leo e Beverly Skeete Blues Band, che ha cantato con Bill Wyman’s Rhythm Kings, a seguire Stef Rosen e Marco Pandolfi; sabato 15 Tony Coleman e Henry Carpaneto Orchestra e poi Beverly Skeete Acustic Combo, domenica 16 per quello che sarà l’appuntamento di chiusura si esibiranno dalle 22.30 Tony Coleman e Henry Carpaneto Organi Trio.

Good time blues festival 2023
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