Guglionesi

Good Time Blues Festival, bilanci e nuovi progetti per la 3° edizione. “Laboratori, ballo e lezioni vincenti per movimentare il territorio”

È il tempo di bilanci, conti da saldare e nuovi progetti da costruire per la stagione autunnale e per l’anno che verrà. Perché la terza edizione del Good Times Blues Festival ci sarà, parola del suo direttore artistico, maestro e ballerino Adamo Ciarallo che con il suo gruppo di lavoro sta già pensando alla nuova edizione da portare nel suo paese natale nella prossima estate.

Qualche giorno dopo la conclusione della seconda edizione, che è stata anche e soprattutto una maratona di danza e attività, è il momento di ritrovarsi intorno ad un tavolo e valutare pregi e difetti, successi e elementi da migliorare di un appuntamento che nella sua seconda edizione andata in scena a metà luglio si è allungato nei giorni e arricchito di attività e qualità. “È andata meglio dello scorso anno – commenta Adamo Ciarallo che della sua passione ha fatto un lavoro e ha voluto coinvolgere anche il suo paese per creare qualcosa di originale, strategico e nuovo – di sicuro é migliorata la qualità artistica, musicale, di intrattenimento e appuntamenti. Abbiamo portato grandi nomi della musica, come Tony Coleman, e abbiamo ricevuto commenti positivi dai ballerini”.

Tony coleman festival blues

Un’altra bella soddisfazione è stata per gli organizzatori vedere a Guglionesi tanti curiosi arrivati dai centri limitrofi del Basso Molise, ma anche dalle zone più interne della regione e della vicina Puglia per scoprire una danza lontana che unisce i popoli.

Good time blues festival 2023

“Ci sono da sistemare e migliorare delle cose come la logistica, quest’anno poi abbiamo sofferto il caldo durante le lezioni, ma abbiamo cercato di risolvere al meglio, non pensavamo di dover combattere con temperature del genere.
Intanto intorno a me c’è sempre più squadra, siamo in tantissimi a lavorare dietro le quinte tra insegnanti, musicisti, artisti, ballerini, volontari”.

E in tempi di bilanci è anche il tempo di numeri: 250 persone arrivate da 29 nazioni diverse, da ogni angolo della terra, addirittura da Australia, Cina, America. E poi 11 laboratori per scoprire qualsiasi caratteristica del territorio: imparare a fare la pasta, la pizza, il pane, assaggiare vino, olio e formaggio con visite nelle aziende agricole del territorio e ancora tombolo, balli tradizionali del sud e tour itineranti.

Good time blues festival 2023

“Per il prossimo anno le proporremo di nuovo, perché tanti sono rimasti in lista d’attesa per il laboratorio della pasta, quello più gettonato, e abbiamo anche altre idee per le attività collaterali da proporre che arricchiranno il programma”.

Una ventina poi i volontari che hanno gestito spostamenti, impegni, hanno preparato i piatti tipici della tradizione per pranzi e cene, lezioni e serate. “Hanno apprezzato la nostra cucina”, confermano gli organizzatori e lo aveva rivelato con un sorriso anche la cantante londinese: “Mi è piaciuto tanto questo paese, tornerò con mio marito per le vacanze perché è molto tranquillo, si sta bene e c’è l’aria buona. E poi amo la vostra pasta!”.

Nei sei giorni di eventi ogni angolo del borgo parlava di Blues. Tra lezioni di ballo per chi voleva imparare, fino alle lunghe maratone di danza a Castellara e nella piazza di Santa Chiara. Guglionesi ha scoperto un nuovo modo di fare turismo. “Non è un mio evento – ci tiene a precisare Adamo – ma un evento per Guglionesi, per la comunità, ogni aiuto che arriverà é per la manifestazione e di riflesso per il paese”. Ora si prepara al lungo periodo in giro per il mondo, mentre a Guglionesi organizzerà incontri mensili con maestri che insegneranno a chi vorrà il Blues.

Adamo ciarallo
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