L'operazione

Arrestata a Bojano rapinatrice: tra le vittime anche un prete picchiato per aver cercato di sventare un furto in chiesa

Nel 2018 la donna di origini marchigiane aveva rubato denaro e oggetti di valore in una chiesa romagnola. Il parroco che cercò di fermarla fu picchiato. Aveva fatto perdere le sue tracce ma è stata rintracciata a Bojano. Ora sconterà tre anni di pena nel carcere di Benevento.

Una rapinatrice è stata arrestata a Bojano dai carabinieri: la donna, di 25 anni, ha origini marchigiane e viveva al centro del paese da quale tempo dove aveva trovato un alloggio che ha insospettito gli uomini dell’Arma che periodicamente controllano le ‘facce non conosciute’ proprio per evitare che si tratti di pregiudicati.

Ed è stato proprio durante uno di questi interventi che i carabinieri hanno scoperto che sul conto della ‘sconosciuta’ pendeva una condanna a tre anni di reclusione per una rapina aggravata commessa a Gatteo Mare (una frazione nella provincia di Forlì-Cesena) nel 2018. Lei aveva cambiato continuamente domicilio da allora evitando come la peste le forze dell’ordine, ma in questa circostanza la compagnia matesina non se l’è lasciata scappare anche perché, come spiegano loro stessi in una nota alla stampa, “periodicamente verificano le persone dimoranti in appartamenti da tempo individuati come ritrovo di pregiudicati e non residenti”.

Ecco come hanno poi scoperto che la 25enne, assieme al compagno, aveva rubato oggetti di valore e denaro in una chiesa nel 2018. Il parroco che li scoprì tentò invano di fermarli recuperando solo botte. In fuga, lui è stato rintracciato e fermato mentre lei, pare con un bambino al seguito, è riuscita a farla franca mescolandosi tra i turisti di Gatteo Mare (una località romagnola molto frequentata in estate) e facendo perdere le sue tracce. Quell’episodio, da come ricostruiscono i militari di Bojano, non è rimasto isolato, infatti diversi erano stati i colpi messi a segno anche su mezzi pubblici e negozi. Ogni volta, però, la ladra riusciva a cavarsela nonostante i precedenti che oltre al ‘semplice’ furto comprendevano anche: detenzione di sostanze stupefacenti, appropriazione indebita e truffa. I militari ora stanno cercando di capire perché fosse a Bojano e soprattutto con quali finalità.

Al momento la donna si trova nella casa circondariale di Benevento.

Il comandante della compagnia Carabinieri di Bojano plaude all’operato dei sui militari e si dice “sempre più convinto che la diuturna attività di prevenzione posta in essere dalle pattuglie sul territorio, a supporto di attività investigative, è uno degli strumenti più efficaci a disposizione (mai disgiunto dalle segnalazioni dei privati cittadini), per aumentare il livello di sicurezza percepita e garantire alle collettività il quieto vivere quotidiano”.

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