22 luglio a termoli

Al Festival del Sarà Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino che crede nel futuro del Molise con Gigafactory e transizione green

Guido Saracco, magnifico Rettore del Politecnico di Torino, ha creduto sin da subito nelle potenzialità del Molise di poter diventare protagonista della transizione energetica grazie all’atterraggio a Termoli della Gigafactory di ACC. Proprio il Politecnico di Torino è a capo, infatti, di una compagine di progetto con altri partner, tra cui FCA Italia (Gruppo Stellantis) che ha risposto ad un bando PNRR del Ministero della Coesione Territoriale per trasformare le palazzine dell’ex stabilimento Fiat nel primo hub tecnologico in Italia dove formare i talenti dell’automotive del futuro.

Il futuro dell’automotive passa dal Molise, passa da Termoli. A crederci è uno dei massimi enti di ricerca accademica italiana. Il Politecnico di Torino è infatti protagonista di un progetto insieme ad altre realtà dell’industria, delle istituzioni e dell’accademia europea per realizzare proprio a Termoli il primo hub tecnologico di trasferimento delle competenze nel settore dell’automotive. Una suggestione nata sul palco del Festival del Sarà nell’edizione 2021 e che si è poi trasformata in una progettualità grazie all’impegno del Cosib.

Il progetto dal valore complessivo di 75 milioni di euro è stato approvato dal Ministero della Coesione Territoriale ed “è in graduatoria in una buona posizione che fa sperare in un finanziamento entro breve tempo”, come ha ricordato, nella recente conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione del Festival del Sarà, l’ex Presidente del Cosib Roberto Di Pardo.

saracco festival sarà

Guido Saracco sul palco del Festival avrà modo di tratteggiare il futuro di un settore che proprio a Termoli potrà avere un centro di eccellenza, capace di attrarre nuove imprese, start-up e giovani talenti europei. Termoli avrebbe con questa iniziativa la seconda gamba, dopo quella della produzione, grazie allo stabilimento di ACC, con la quale incamminarsi nel futuro con una nuova identià. Allo stesso tempo il magnifico rettore presenterà il suo ultimo libro, “Tecnosofia. Tecnologia e umanesimo per una scienza nuova” scritto a quattro mani con Maurizio Ferraris, nel quale afferma che “quanto più la tecnologia e l’umanesimo sapranno interagire tanto più l’umanità solcherà positivamente la strada del progresso”.

Proprio quello che tenta di fare il Festival del Sarà, dialogare sul futuro per rendere l’impatto della tecnologia positivo per la vita delle comunità.

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