La cerimonia il 30 luglio

Tutto pronto a Pietracatella per l’intitolazione a Santuario dedicato alle vittime sul lavoro, è il primo in Italia

Domenica 30 luglio a Pietracatella ci sarà l’intitolazione ufficiale con la relativa cerimonia della chiesa di Maria SS. di Costantinopoli a Santuario. Il primo Santuario dedicato alle vittime sul lavoro.

Era il 28 luglio 2015 quando nella chiesa di Pietracatella interessati da lavori di ristrutturazione, perse la vita l’operaio Giuseppe Mancino e altri due rimasero gravemente feriti a causa del cedimento del soffitto.

Quella tragedia ha segnato per sempre la comunità con una ferita che non si è mai rimarginata. Per questo  a loro e alle morti bianche è stata dedicata la chiesa con l’apposizione di una targa da parte dell’arcivescovo di Campobasso-Bojano Giancarlo Maria Bregantini, che ha inteso così trasformare la chiesta nel primo santuario diocesano per le vittime sul lavoro.

Il lavoro costruisce la società. Viviamo un’epoca che, malgrado i progressi tecnologici ha in parte deluso le aspettative di giustizia in ambito lavorativo. E questo chiede anzitutto di ripartire dal valore del lavoro, come luogo di incontro tra la vocazione personale e la dimensione sociale” ha detto Papa Francesco e dalle sue parole “comprendiamo come il lavoro rappresenti un’esperienza primaria di cittadinanza, in cui trovano forma intere comunità, frutto dell’impegno e dei talenti di ciascuno. Tra i compiti della nostra società, e in particolar modo del sindacato, c’è quello di educare al coscienza del lavoro, forte di una solidarietà tra i lavoratori stessi. Ciò rappresenta “il sale di un’economia sana, capace di rendere migliore il mondo” scrivono in una nota congiunta il Comune di Pietracatella e la Curia di Campobasso.

“Diventa oggi sempre più necessario segnalare le storture del lavoro. Una delle maggiori piaghe è rappresentata dalla sicurezza dei lavoratori. Ci sono ancora troppi morti, mutilati e feriti nei luoghi di lavoro – continua la nota – Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per l’intera società. Più che contarli al termine di ogni anno, dovremmo ricordare i loro nomi, perché sono persone e non numeri. Non permettiamo che si mettano sullo stesso piano il profitto e la persona. L’idolatria del denaro tende a calpestare tutto e tutti e non custodisce le differenze. Si tratta di formarsi ad avere a cuore la vita dei dipendenti e di educarsi a prendere sul serio le normative di sicurezza: solo una saggia alleanza può prevenire quegli incidenti che sono tragedie per le famiglie e le comunità”.

E’ quindi la scelta di elevare a Santuario delle Vittime del Lavoro (primo in Italia) la Chiesa di Maria SS. di Costantinopoli di Pietracatella. Una chiesa dal forte sentimento mariano, legata alla tradizione contadina della pastorizia e della trasformazione del latte, che ha portato nei secoli a definire la festa con l’appellativo di “Madonna della ricotta”.

Dal tragico evento di otto anni fa non poteva che sgorgare un sentimento profondo per custodire il passato con uno sguardo rivolto verso il futuro fatto di speranza e amore. La gente ha sete di speranza, soprattutto in questo momento storico, e il contributo di tutti è fondamentale. Educare alla speranza anche nei luoghi di lavoro è fondamentale.

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