Campobasso

Cure oncologiche, grazie all’Ail l’ospedale va a casa del paziente. Asrem: “Il reparto deve tornare alla sua centralità”

Parte oggi il progetto che prevede le cure chemioterapiche a domicilio per i pazienti che già sono in regime di day hospital all'ospedale Cardarelli. La convenzione avrà la durata di due anni ma Toma ha annunciato: "L'obiettivo è rendere questo tipo di servizio strutturale, perchè garantisce una migliore tranquillità e assistenza del paziente ma consente anche un risparmio sui ricoveri inappropriati"

Con i 12mila euro raccolti dall’Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie) di Campobasso e donati all’Asrem saranno finanziati sei mesi del progetto di assistenza domiciliare per i pazienti oncologici in day hospital al Cardarelli nell’ambito di una convenzione con l’Azienda sanitaria regionale lunga due anni e che per questo “auspichiamo diventi un sistema di cura e assistenza strutturale” ha annunciato il governatore del Molise, Donato Toma.

Questa mattina, nella sala riunioni del reparto di Oncologia dell’ospedale Cardarelli, la presentazione ufficiale di quello che, al momento, è un progetto pilota con l’ambizione di integrarsi definitivamente all’interno della rete ospedaliera.

Toma giglio gollo

Presenti al tavolo, il commissario ad acta Donato Toma, il commissario straordinario dell’Asrem Evelina Gollo, il direttore del reparto Gianfranco Giglio, la dottoressa responsabile del progetto Adele Piscopo insieme all’infermiere professionale che seguirà le cure domiciliari Angelo Serio, il direttore sanitario Gabriele Amicarelli e la presidente dell’Ail Mariagrazia Luciano.

Gollo toma giglio
Mariagrazia Luciano AIL
Giglio Piscopo

E’ stato definito un “progetto di prospettiva” proprio perché mira a diventare parte determinante della rete assistenziale. Le cure domiciliari che partiranno da oggi sono destinate ai pazienti già in cura al Cardarelli e in regime di day hospital”. E’ un servizio che rientra “nell’alveo della razionalizzazione delle prestazioni sanitarie – ha spiegato Toma – e cioè per ridurre il più possibile l’ospedalizzazione inappropriata vale a dire quella non necessaria riservandola ai soli casi urgenti e garantire assistenza completa e supporto totale al paziente oncologico nel suo ambito familiare dove anche psicologicamente affronta meglio le terapie necessarie alle cure della patologia oncologica”.

“E’ un’iniziativa – ha concluso il commissario alla sanità – che non si sovrappone ma si aggiunge e va ad integrarsi quindi con servizi già esistenti”.

Il commissario straordinario dell’Asrem, Evelina Gollo, mette il punto su un aspetto quantomai fondamentale: “La struttura complessa di oncologia – ha detto – deve riacquistare la sua centralità nella rete sanitaria. Aspetto, questo, finora claudicante. Bene, grazie anche ad iniziative come questa ci avviamo verso direzioni che puntano a potenziare la sanità molisana”. E le cure a domicilio appartengono alla rosa di strategie in cantiere per il potenziamento. Medico ed infermiere Asrem che si spostano a casa è infatti “un vantaggio per il malato ma anche per la struttura, perché si evitano ospedalizzazioni inutili con aggravio dei costi”.

Giglio Piscopo

Il direttore del reparto, Gianfranco Giglio, e la dottoressa responsabile del progetto, Adele Piscopo, hanno concluso ricordando che “già nel 2002 un progetto come questo aveva preso piede interrompendosi poi nel 2017. Oggi, grazie anche al sostegno dell’Ail, siamo pronti a ripartire e a renderlo una costola importante di questa struttura. Non è soltanto motivo di orgoglio per un traguardo di ragguardevole importanza ma è soprattutto un’offerta qualitativamente migliore destinata ai paziente affinché possano essere gestiti a casa con tranquillità e sicurezza. Importante risultato perché ci permette di crescere e recuperare nostra centralità nell’ambito regionale”.

 

 

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