Scatole vuote

Contributi ai molisani per trapianti e cure fuori regione: “La legge c’è, i soldi no”

Il consigliere regionale Cefaratti (Orgoglio Molise) punta il dito contro la giunta Toma che non ha apposto risorse in bilancio sulla legge con la quale vengono rimborsate le prestazioni mediche di chi non può curarsi in Molise

Il Molise ha una legge per sostenere economicamente chi ha subito un trapianto di organo, chi è in attesa di trapianto o per gli affetti da patologie gravi o rare che non possono essere trattate negli ospedali regionali. È la numero 10 del 2021 e al momento non ha alcuna copertura finanziaria.

A ricordarlo è il consigliere regionale Gianluca Cefaratti – esponente di Orgoglio Molise, oggi all’opposizione dell’attuale governo guidato da Donato Toma – il quale chiede alla giunta di centrodestra di “individuare rapidamente nuovi finanziamenti. Nonostante le pressanti e ripetute sollecitazioni dei mesi scorsi – dice Cefaratti – l’Esecutivo non è stato ancora in grado di trovare soluzioni”.

Col risultato che quella legge di civiltà approvata a fine dicembre 2021 proprio in questa legislatura per aiutare i soggetti trapiantati è rimasta solo sulla carta. Ogni anno doveva essere finanziata con 300 mila euro (2021, 2022 e 2023). “A testimonianza di ciò la nota del direttore del servizio Risorse finanziarie, Bilancio e Ragioneria generale della Regione Molise, che attestava che al capitolo 38300 del bilancio regionale, denominato Prestazioni assistenziali aggiuntive e rimborso spese per trapianti organi e malati affetti da patologie non trattabili in Regione erano appostate per ciascuno degli anni 2021/2023 la somma di € 300.000 e quindi complessivamente € 900.000. Nello scorso mese di maggio – evidenzia Cefaratti – in fase di esame e discussione della legge di bilancio per l’annualità 2022 e per il triennio 2022/2024, avevo posto all’attenzione dell’esecutivo e dell’intera aula consiliare ‘la scomparsa’ dei fondi per le annualità 2022 e 2023 a favore della Legge 10/2021. A più riprese, da parte del governatore Toma, erano state date rassicurazioni sulla circostanza che nell’assestamento al bilancio 2022 sarebbero state individuate le risorse utili al finanziamento della legge. La realtà è che l’assestamento al bilancio 2022 non è mai stato portato all’attenzione dell’aula e nessuna variazione al bilancio di previsione, competenza esclusiva della Giunta regionale è stata apportata dall’esecutivo per finanziare questa fondamentale Legge. Purtroppo, nello scorso mese di dicembre con la determina Asrem numero 96 sono state rimborsate le ultime 22 istanze degli assistiti aventi diritto, liquidate con i fondi residui dell’annualità 2021”.

Cosa ne sarà di tutti gli altri?

“Faccio ancora una volta un appello all’esecutivo regionale, affinché possa trovare una soluzione tampone per finanziare la norma, atteso che dell’approvazione del bilancio 2023 e del pluriennale 2023/2025 non si ha nessuna traccia. In mancanza, purtroppo, le richieste di rimborso di chi non può curarsi in regione, non potranno essere evase e soddisfatte dall’Asrem”

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