Il nuovo allarme

Arriva l’eroina bianca da Roma, spacciata per cocaina: primi sequestri sulla costa molisana

Gli uomini della squadra mobile hanno fermato e denunciato due 45enni del capoluogo che nella città adriatica avevano acquistato sostanze da spacciare a Campobasso. Fra queste l'eroina bianca che se iniettata endovena provoca danni rapidi e irreversibili. Ma viene spesso venduta anche come cocaina causando al consumatore (ignaro) dipendenza da oppiacei

Sono stati fermati a Termoli. L’intervento della polizia non è passato inosservato. Se ne è parlato a lungo, i residenti si sono fatti domande, allarmati e spaventati.

A Termoli, le due persone fermate dalla squadra mobile, oltre alla cocaina avevano comprato anche ‘eroina bianca’ che – non è escluso – avrebbero spacciato per cocaina. A rischio e pericolo dell’ignaro consumatore.

I due sono stati bloccati la settimana scorsa dagli uomini della Mobile mentre tornavano dalla città adriatica molisana verso il capoluogo. Perché è da qui che la coppia era partita per acquistare droga e soddisfare le richieste di mercato di Campobasso.

Gli agenti dell’Antidroga li hanno perquisiti, hanno trovato in macchina oltre 30 grammi fra cocaina ed eroina. Li hanno denunciati a piede libero. Hanno circa 45 anni, sono campobassani e con precedenti specifici alle spalle.

Un sequestro che conferma un aspetto e apre un’ipotesi, inquietante.

Conferma che Termoli è ormai una delle direttrici principali del quadrilatero del traffico di droga che gli agenti hanno ormai disegnato nero su bianco: Termoli-Campobasso, San Severo-Campobasso, Napoli-Campobasso e Roma-Campobasso. E Roma, come piazza di rifornimento per il Molise, emerge negli atti di polizia soprattutto in questo ultimo periodo, una sorta di novità. Di nuova direttrice del traffico di droga.

Ma è proprio dalla capitale che gli investigatori hanno intercettato quell’allarme che si fa pericoloso per i consumatori di droga della regione. Perché da Roma si invia – e in maniera sempre più consistente – quella che si chiama “eroina bianca”.

Va detto che l’eroina, derivato della morfina, alcaloide principe dell’oppio, si può presentare in diverse colorazioni che vanno dal bianco al marrone. La più diffusa è quella scura, comunemente chiamata “brown-sugar” proprio per via del suo colore che ricorda la canna da zucchero. Inoltre, altra caratteristica, è il basso grado di purezza.

Ora, quanto sia cambiato il traffico di sostanze stupefacenti, gli uomini della Narcotici della Polizia di Campobasso lo hanno capito anche dai riscontri effettuati nei recenti sequestri e poi confermati dai consumatori: “Ormai sempre più spesso consumiamo eroina bianca, alcuni fra l’altro la spacciano anche come cocaina”.

E qui l’aspetto che spaventa. La “bianca” proviene soprattutto dall’Afghanistan. Poi dalla Turchia e dall’ex Jugoslavia. Ha un grado di purezza molto più alto, con una percentuale di principio attivo che si aggira attorno al 30/40 per cento ed è quindi molto più pericolosa per chi ne fa uso. Perché se iniettata per endovena (solitamente viene sniffata o fumata) potrebbe provocare danni irreversibili immediati.

Chi invece la consuma pensando sia cocaina, rischia di sviluppare a stretto giro la dipendenza da oppiacei a sua insaputa. Un fenomeno che è partito dall’Olanda (dove è scattato il primo allarme) ha attraversato città come Roma, Bologna, Milano, Torino, Napoli… ed ora pare radicato anche nelle piccole realtà, come la nostra.

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