Campobasso

Municipio al buio e tagli anche su pubblica illuminazione: “Risparmiamo oggi per non rinunciare alle luminarie di Natale”

Il caro energia non spegne il Natale campobassano: il sindaco annuncia risparmi nei mesi di ottobre e novembre per poter illuminare la città "senza restrizioni" spendendo la stessa cifra dell'anno scorso. Ma dall'opposizione tuona Tramontano: "Non volevo sollevare polemiche la mia era una proposta di buonsenso"

Non sarà sfuggito ai frequentatori di piazza Vittorio Emanuele lo spegnimento delle luci sul palazzo comunale che da ieri sera si presenta con le facciate al buio. E sfuggirà ai campobassani ancora meno quando, tra qualche giorno, ci sarà il distaccamento della corrente in strada.

E’ il risultato della decisione assunta dal sindaco di Campobasso per risparmiare sulle bollette ed evitare una sforbiciata alle spese a Natale.

Municipio cb al buio

“Le luminarie ci saranno – garantisce Roberto Gravina –, già da ieri abbiamo spento le facciate del palazzo comunale e se tutto procederà secondo i piani dalla prossima settimana distaccheremo una parte ininfluente della pubblica illuminazione. Lo faremo – dopo la verifica col gestore – lungo tratti illuminati in maniera superflua e durante orari programmati, naturalmente senza che questo debba mettere in discussione la sicurezza pedonale e stradale. Inoltre abbiamo già simbolicamente ridotto l’accensione della fontane cittadine”.

Coi risparmi di ottobre e novembre si potranno evitare restrizioni a Natale “per regalare un periodo di festa alla città, ai bambini e ai commercianti identico all’anno scorso”.

La spesa? “Non dovremmo distanziarci troppo da quanto speso lo scorso anno per le luminarie”.

Tramontano

Sul tema, che sta facendo molto discutere in questi giorni, è tornato anche il consigliere comunale Alberto Tramontano: “Non pensavo che la mia proposta di non allestire le luminarie in città, in considerazione del periodo di forte criticità che stanno attraversando famiglie ed imprese, non venisse accolto e che addirittura venisse derubricato dal sindaco Gravina a sterile e abituale polemica. Gravina ha dichiarato (in una intervista rilasciata a Telemolise, ndr) che si tratterebbe di un risparmio di soli 5mila euro. Il sindaco – dice ancora l’esponente della Lega – ha omesso di ricordare che la cifra di 5mila euro rappresenta soltanto la spesa per il consumo elettrico, non quella per l’allestimento delle luminarie che, a titolo di esempio, l’anno scorso sono costate 65 mila euro prelevati addirittura dal fondo di riserva!”

A Primonumero Gravina ha chiaramente detto che si spenderà per le luminarie la stessa cifra dell’anno scorso e che si sta risparmiando qualche migliaia di euro per la loro accensione (non per la loro installazione).

Ma al di là di presunte “informazioni lacunose” Tramontano difende quella che è, a suo dire, “una posizione di buon senso e non certo una polemica”.

“Al sindaco Gravina – dice ancora – ricordo che non sono in difficoltà soltanto gli indigenti e i percettori del reddito di cittadinanza, ma anche il cosiddetto ceto medio che ha visto diminuire il proprio potere di acquisto e numerose attività produttive delle nostre città che per gli aumenti del costo della materia energia e delle materie prime stanno addirittura pensando di chiudere. Invito Gravina ad uscire dal Palazzo, a fare la spesa in un supermercato, ad entrare in un panificio, in una macelleria e a sentire gli umori dei propri amministrati, al fine di assumere decisioni in linea con le necessità della nostra comunità”.

commenta