Montenero val cocchiara

Cavalli con le zampe legate, associazioni sollecitano controlli: “E’ illegale, rischiano di essere uccisi dai lupi”

"E' una pratica illegale": a ribadirlo la Italian Horse Protection e il Nucleo operativo ente per la tutela di animali e ambiente dopo il video pubblicato da Primonumero che mostrava uno degli equini protetti mentre arrancava con le zampe anteriori bloccate da una corda. Alcuni volontari hanno effettuato un sopralluogo a Montenero Val Cocchiara testimoniando con ulteriori immagini l'impiego delle pastoie

Ha suscitato clamore il video pubblicato da Primonumero che mostra uno dei cavalli di razza ‘pentra’ – tutelata dalla legge e a rischio estinzione – arrancare mentre sta pascolando con le zampe legate in un prato a Montenero Val Cocchiara. La Italian Horse Protection (associazione toscana nata a tutela degli equini) e il N.O.E.T.A.A. (Nucleo operativo ente tutela animali e ambiente) hanno espresso una posizione durissima rispetto alle sconcertanti immagini.

In una nota inviata alla nostra redazione, “ribadiscono l‘uso illegale delle pastoie impiegate per i cavalli di razza pentra che vivono allo stato semi brado sul Pantano della Zittola nel Comune di Montenero Valcocchiara (provincia di Isernia)”. Una risposta a coloro che sui social avevano difeso l’impiego delle corde, il cui uso è disciplinato dal Ministero. “L’utilizzo di questa pratica – sottolineano le associazioni animaliste – è ammesso solamente per alcune ore al giorno e purché i cavalli che le indossano siano sorvegliati, così come sancito dalle linee guida ministeriali nel codice di gestione degli equidi. Inoltre l’unico tipo di pastoie regolari presenti anche in commercio sono realizzate con fasce di cuoio o meglio fasce larghe imbottite realizzate proprio per evitare lo sfregamento alle caviglie del cavallo durante i suoi movimenti”. Dunque, “non sono certo ammesse quelle pastoie realizzate con corde di fortuna”.

Cavallo arranca nel pascolo con le zampe legate: presunto maltrattamento a Montenero Val Cocchiara

Anche i volontari del N.O.E..T.A.A. hanno svolto alcuni giorni fa un sopralluogo sul Pantano della Zittola per verificare di persona l’impiego delle funi poste sulle zampe anteriori degli equini. E hanno scattato le foto che vi mostriamo. Quello che vi abbiamo raccontato non sarebbe dunque un caso isolato.

cavalli con le pastoie

La Italian Horse Protection e il N.O.E..T.A.A. sottolineano i rischi di questa pratica per la salute e per la stessa sopravvivenza dei cavalli protetti che diventano facile preda dei lupi: “Tale consuetudine oramai desueta, ma ancora oggi utilizzata da alcuni allevatori di Montenero Val Cocchiara, mette a grave rischio i cavalli sia impedendo loro di difendersi dai predatori, visto che vengono lasciati senza vigilanza intere giornate, sia provocando delle ferite alle loro caviglie dovute all’uso di queste corde che logorandosi diventano simili a lame taglienti”.

All’impiego delle pastoie quindi – è la loro ipotesi – potrebbe essere riconducibile la morte di alcuni cavalli sbranati dai lupi.

cavallo sbranato

Per le associazioni “ci sarebbero quindi gli estremi per il maltrattamento di questi animali”. Per questo hanno invitato “gli organi deputati al controllo di verificare le condizioni di vita dei cavalli”. Cavalli tutelati da una legge regionale che prevede l’assegnazione di contributi pubblici agli allevatori. Alcuni di questi, fra l’altro, nei prossimi giorni partiranno da Montenero Val Cocchiara per partecipare alla storica Fiera dei cavalli di Verona, il più importante evento nazionale dedicato al mondo dell’equitazione. Le immagini delle pastoie utilizzate per i cavalli protetti di Montenero Val Cocchiara non saranno probabilmente un bel biglietto da visita in Veneto.

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