Termoli

Il lavoro dignitoso e il rispetto dei contratti al centro del programma di Unione Popolare. “Servono garanzie”

La candidata al pluninominale della Camera Nicoletta Radatta spiega i punti salienti per l’occupazione nel programma di Unione Popolare di De Magistris partendo dai cancelli Stellantis, ex Fiat. “Vogliamo garanzie su occupati e ammortizzatori, visto che sono stati usati 400 milioni di fondi pubblici”.

Non è un caso se il luogo scelto da Unione Popolare con De Magistris per un evento incentrato sul lavoro sia il piazzale antistante lo stabilimento Stellantis (ex Fiat) nel Nucleo industriale di Termoli. “Il primo punto del nostro programma è quello di rispettare e ricompensare il lavoro, perciò siamo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori” scandisce Nicoletta Radatta, la candidata al plurinominale della Camera per il collegio del Molise.

Non celano le preoccupazioni per il futuro dello stabilimento termolese, che dall’inizio degli anni Settanta occupa migliaia di persone. “Siamo assolutamente favorevoli alla transizione ecologica e alla riconversione dell’industria verso la produzione di batterie elettriche  – aggiunge Radatta, al cui fianco c’è anche Pasquale Sisto, storico sindacalista del territorio – ma la situazione non è assolutamente chiara per quanto riguarda gli investimenti e la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

“Siamo preoccupati – spiega Sisto – perché per produrre un motore diesel di media cilindrata occorrono 10 lavoratori, per un motore a benzina 4 lavoratori, mentre per un motore elettrico basta un solo lavoratore. Chiediamo la diversificazione per allargare il più possibile le opzioni lavorative e produttive”.

Quanti dipendenti manderà a casa Stellantis degli attuali impiegati nello stabilimento? “La cosa non è chiara – precisare Radatta – ma il Gruppo dica con chiarezza quante persone saranno ricollocate nel nuovo impianto di Termoli e cosa si pensa di fare con gli ammortizzatori sociali per tutti gli altri. Abbiamo diritto di saperlo visto che sono stati utilizzati 400 milioni di fondi pubblici come incentivo e visto che il fatturato del primo semestre 2022 di Stellantis è di 88 miliardi e l’utile di 8 miliardi. I costi non devono essere scaricati sui lavoratori”.

La proposta di Unione Popolare mira a favorire un modello di sviluppo con l’istituzione di un fondo per il settore automobilistico e un modello di mobilità sostenibile ma allo stesso tempo anche con una maggiore tutela dei lavoratori, del loro salario e del salario minimo “che deve essere 10 euro, i 9 euro già sono previsti nei contratti collettivi”.

Unione Popolare
Unione Popolare
Radatta Unione Popolare

Unione Popolare sottolinea la necessità di un controllo più stringente sulle varie realtà produttive “perché spesso i contratti che sulla carta garantiscono salario minimo e diritti ci sono, ma vengono disattesi”.

“Siamo qui anche per esprimere solidarietà ai lavoratori Falco – aggiunge Sisto – che vengono pagati 5 o 6 euro l’ora in quanto dipendenti di una cooperativa che a sua volta lavora per la Itt. Anche queste sono realtà che non devono essere più consentite e quello che noi chiediamo è di assumere più persone negli Ispettorati del Lavoro, affinché i controlli siano in linea con le necessità del Paese e il bisogno di maggiori garanzie contro lo sfruttamento”.

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