Il nuovo piano

Trasporto, approvata Rete dei Servizi minimi: doppio lotto e 133 corse ma non soddisfano tutti i Comuni

La Giunta Toma ha approvato la delibera con il nuovo piano del servizio di trasporto pubblico aumentando dell'8% i chilometri inizialmente previsti nella prima versione della rete. Stipulato un accordo triennale con gli enti locali ed eliminate "alcune linee non ritenute più necessarie"

Doppio lotto e 133 linee: queste le principali caratteristiche della Rete dei Servizi minimi che definisce le corse garantite dal trasporto pubblico regionale e approvata dalla Giunta regionale. Dopo le proteste dei Comuni non avrebbero avuto più corse e servizi per i propri cittadini, la Giunta Toma ha raddrizzato un po’ il tiro aumentando dell’8% l’ammontare chilometrico inizialmente previsto, come si legge nella relazione istruttoria che accompagna la delibera approvata lo scorso 14 aprile.

Nel nuovo piano, riferiscono dalla Regione Molise, “si è tenuto conto dei seguenti elementi: necessaria integrazione tra le reti di trasporto; pendolarismo scolastico e lavorativo; fruibilità dei servizi amministrativi, socio-sanitari e culturali; esigenze di trasporto per persone con ridotta capacità motoria; necessaria riduzione della congestione e dell’inquinamento; effettivo utilizzo, in termini di passeggeri trasportati, dei servizi di linea extraurbana ed urbana autorizzati. La Rete è stata individuata d’intesa con gli enti locali, mediante la stipula di un accordo di programma di validità triennale e la sua configurazione contempera, da un lato, le esigenze di mobilità primaria dei cittadini, dall’altro, il rispetto dei limiti derivanti dalle disponibilità di bilancio”.

Prima di approvare la nuova Rete dei Servizi minimi è stato necessario un confronto serrato con i Comuni che non avevano nascosto il dissenso rispetto al nuovo servizio che – ricordiamo – è per importanza il secondo capitolo di spesa per il bilancio regionale (prima c’è la sanità). Tuttavia non riuscirà ad accontentare tutti la nuova pianificazione del trasporto, approvata dopo la riunione dello scorso 25 gennaio, dopo l’invio da parte dei sindaci delle osservazioni sulle corse dei pullman e alcuni confronti on line.

Rispetto alla prima versione “le variazioni hanno riguardato modifiche sulle corse delle linee progettate (orari, aggiunta/eliminazione di corse, fermate servite), l’eliminazione di alcune linee ritenute non più necessarie per variazioni di condizioni esterne e l’introduzione di nuove linee dettate da necessità emerse sul territorio”, si legge nella relazione istruttoria.

Sono state recepite le osservazioni dei Comuni: Agnone, Pozzilli, Riccia, Roccasicura, Salcito e Trivento. Sono state previste inoltre le corse nella zona industriale di Campochiaro, mentre accontentare Casacalenda che aveva chiesto collegamenti aggiuntivi per il trasporto scolastico verso i comuni di Pietracatella e Sant’Elia a Pianisi. Per la Regione “non rientrano tra quelli classificabili come servizi minimi”.

Non sono state accolte nemmeno le osservazioni espresse “con note di dissenso” da alcuni comuni dell’area matesina come Bojano, San Massimo, Cantalupo nel Sannio, Roccamandolfi e Pizzone in quanto “proposte di linee riferite a servizi di tipo turistico o comunque non compatibili con i servizi minimi”.

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